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Delneri: "Gasperini il migliore. Più della CL cosa può fare?"

ESCLUSIVA TMW - Delneri: "Gasperini il migliore. Più della CL cosa può fare?"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
martedì 7 maggio 2019, 08:30Serie A
di Andrea Losapio

"Gasperini penserà molto prima di lasciare Bergamo, eventualmente". È Luigi Delneri, ex tecnico dell'Atalanta dal 2007 al 2009, a indicare la via. "Ha dimostrato di essere un grande allenatore. Non solo quest'anno, pure quello scorso, è stato il migliore come idea tattica, fisicità, è probabilmente il più in auge del calcio italiano".

Più di Allegri?
"Ci sono tecnici che vincono, è molto difficile anche quello. Ma credo che Gasperini in questi due o tre anni sia stato il migliore, soprattutto per il gioco. La società è partita con un obiettivo, poi ne ha raggiunti altri. Lo reputo maturo per puntare a grandi traguardi. Poi che li ottenga all'Atalanta o in un'altra squadra va bene ugualmente".

Lei lasciò la Sampdoria in Champions per andare alla Juventus.
"L'Atalanta è in netta ascesa, poi nella vita ci sono le ambizioni. Cosa può fare, oltre al quarto posto? In alcuni anni ci sono state squadre con risultati impensabili, andando però indietro nel tempo".

La sua Atalanta è ancora ricordata dai tifosi.
"Abbiamo vissuto due annate importanti, abbiamo vinto con il Milan, con l'Inter di Mourinho. Volevo far esprimere il massimo delle potenzialità ai giocatori, anche magari cambiandogli ruolo. Mi ricordo Valdes trequartista esterno, oppure Garics che era più un esterno da mediana a cinque. Abbiamo lanciato Consigli, c'era Cigarini. Eravamo un undici d'attacco, qualche scoppola l'abbiamo presa, ma abbiamo prodotto un gioco piacevole".

Ora forse c'è più continuità.
"Certo, non dico di abbinare quell'Atalanta a questa. Però mi piace pensare che siamo stati uno stimolo. Ora va in finale di Coppa Italia, in Champions, ha un gioco fantastico. È matura, con una media di 27-28 anni. Sono felice, poi la CL è un'altra cosa".

Può fare un ulteriore step?
"Ora ha uno standard alto, direi. Quanti club possono contare su 4000 tifosi per aspettare la squadra di notte. Mantenere certi step portano anche pressioni importanti. Le componenti però ci sono, lo stadio sempre pieno e che presto sarà rinnovato, il pubblico, la volontà di migliorare. Se raggiunge il quarto posto ci può essere un futuro roseo ed europeo".

Con la Lazio ha dimostrato di essere da Champions.
"Ha meritato la vittoria sul campo, è una squadra sicura, consapevole, poi l'entusiasmo ti dà energie superiori. A valle c'è un grande lavoro, disponibilità da parte di tutti, la società determina i risultati. Sono ancora legato all'Atalanta, a Bergamo soprattutto".

Ieri Giampaolo ha detto di potere optare per un anno sabbatico.
"Lo avrà fatto per pungolare un po' l'ambiente. Ha fatto grandi passaggi negli ultimi tempi, dopo un periodo difficile. Ha un posto importante, un'idea di gioco. È un prodotto che si avvicina alla cultura atalantina. I modi di giocare sono differenti, ma c'è convinzione. Chiaro che lui voglia alzare l'asticella, poi dipenderà dal volere del club, ma alla fine penso rimanga lì. Sta migliorando e ristrutturando il centro sportivo, poi il 3-3 di ieri può fare male. Magari ci vorrà un anno in più per raggiungere l'Europa".

Quindi vede una buona sintonia?
"Da esterno mi sembra che sia così. Per me alla fine rimarrà".

E l'Udinese?
"Mi auguro, da friulano, possa rimanere in A. I giocatori per salvarsi ce li ha, ora sta andando un pelo meglio come risultati. C'è il rischio che nessuna squadra veneto-friulana non sia in A, la prossima stagione. Ecco, spero che almeno una ci sia a rappresentare il nordest".

Infine una nota: l'anno scorso l'Ajax uscì dai preliminari di Europa League, come l'Atalanta.
"La dimostrazione che ci vuole del tempo per raggiungere gli obiettivi. L'Ajax era arrivato in finale di Europa League, contro il Manchester United, e qualcuno di quelli che ora sfidano il Tottenham stava già giocando. Il tempo paga, dà soddisfazione, se c'è forza di essere sereni nei momenti meno felici".

Ma Delneri cosa fa, ora?
"Aspetto, guardo le partite. L'Italia mi attira di più dell'estero, le idee non mancano, nel calcio c'è più intensità".

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