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esclusiva

Den Bosch andata e ritorno, Ceria: "In Olanda più chance"

ESCLUSIVA TMW - Den Bosch andata e ritorno, Ceria: "In Olanda più chance"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 26 settembre 2017, 18:002017
di Marco Conterio

Italia-Olanda. Andata, ritorno e di nuovo andata. La storia di Edoardo Ceria è quella di una particolarissima seconda volta. Perché non è consueto, a distanza di tre anni, tornare nello stesso campionato fuori dai confini, figuriamoci se in Olanda e il campo è ancor più ristretto se si parla di una piazza piccola come quella del Den Bosch. Dove Ceria, ventidue anni compiuti a maggio, era stato già tre anni fa e con ottimi risultati. "Tre anni fa mi sono trovato benissimo -spiega il centrocampista offensivo in esclusiva a Tuttomercatoweb.com dall'Olanda- ed eravamo rimasti in buoni rapporti. C'è stata la possibilità, in Italia c'erano pochi sbocchi e l'abbiamo colta al volo".
Come è nata? Ha risolto con l'Atalanta, poi?
"Tramite il mio agente in Italia, Cicchetti, e quello olandese, abbiamo trovato la soluzione giusta. Ho risolto con l'Atalanta e il Den Bosch mi ha preso subito, chiudendo tutto in soli due giorni e mezzo. Per fortuna è andata a buon fine alla chiusura del mercato".
Per adesso non sta giocando. Ci spiega perché?
"Quando sono arrivato non ero al cento per cento, parlando con l'allenatore abbiamo deciso che era meglio non fare figuracce -scherza Ceria-. Tre anni fa sono arrivato a inizio luglio, ora c'è un gruppo affermato ed è giusto inserirsi con calma. Magari con qualche debolezza e mancanza, ma un gruppo già assettato e io mi sto inserendo coi compagni al meglio".
Ci par di capire che si è subito integrato, di nuovo, al meglio.
"La forza del Den Bosch è il gruppo. Ora stiamo andando discretamente bene, venerdi c'è una gara tosta coi giovani del PSV ma se giochiamo come nelle ultime, possiamo dire la nostra in campionato".
In Italia, però, poche possibilità. E' uno dei tanti italiani costretti a emigrare per trovar fortuna.
"E' partito tutto tre anni fa.

In Italia si segue l'estero solo quando si vuole, il talento italiano altrettanto. Ho fatto grandi numeri tre anni fa qui al Den Bosch, in una B estera. In Italia ho avuto pochi sbocchi a differenza di quanto avevo all'estero e non solo in Olanda. Dovevo restare qua, è stato un errore. Tre anni fa avevo una proposta dalla Eredivisie e se hai prospettiva, non ti mancano possibilità. In Italia è diverso, quelle di A ti vengono a cercare senza dubbio".
Che calcio ha ritrovato in Olanda?
"Tecnicamente sono molto più avanti di noi. L'allenamento settimanale è lunedì e martedì doppio dove il 95% è sulla tecnica. Possesso palla, undici contro zero costruttivo, cross e conclusioni. Si lavora tanto anche sulla forza fisica, devi essere fisicamente anche al loro livello, fa fatica anche un difensore".
Tatticamente, invece...
"Manca qualcosa ma niente di speciale. Credo che col tempo sopperiranno ma tecnicamente è un altro mondo, senza dubbio".
L'obiettivo è confermarsi. In Olanda.
"Certamente. Io lavoro duro per trovare spazio, per avere visibilità in questo campionato e in Eredivisie. Tre anni fa mi cercò il Groningen, ai tempi col mio agente decidemmo di restare al Den Bosch per giocare tutte le partite. A posteriori sarebbe stato giusto andare ma non si torna indietro. Cerco di ritrovare quella strada lì, per vedere cosa si aprirà in futuro".

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