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esclusiva

Denilson: "Il mio Brasile era più forte. Oggi stella del poker"

ESCLUSIVA TMW - Denilson: "Il mio Brasile era più forte. Oggi stella del poker"
domenica 17 giugno 2018, 14:002018
di Giacomo Iacobellis

C'era una volta il Brasile di Roberto Carlos, Ronaldo, Rivaldo, Ronaldinho, Kakà e Denilson. Campioni di ieri, oggi e domani. Campioni del fútbol bailado. Tutti insieme per scrivere la storia agli ordini di Luiz Felipe Scolari. È proprio una delle stelle di quella Verdeoro, salita sul tetto del mondo nel 2002, che TuttoMercatoWeb.com ha intervistato in esclusiva per presentare la Seleção in vista dell'esordio in Russia 2018.

Denilson, quali sensazioni ha in vista del gran debutto di oggi?
"La Nazionale brasiliana vive un momento eccellente secondo me, ha calciatori fortissimi sia tecnicamente che fisicamente. Saranno protagonisti in Russia, me lo sento".

Chi sarà la stella del Mondiale?
"Dico Neymar, Coutinho e Willian. Possono essere loro i tre top player del Mondiale".

Non a caso il Brasile parte come grande favorita di Russia 2018.
"Dobbiamo crederci tutti. Questa Seleção ha la qualità e lo spirito giusto per vincere il Mondiale. Sta giocando ormai da tempo ad altissimi livelli".

Con chi se la giocherà per la vittoria finale?
"Non credo che il Brasile abbia problemi nel Gruppo E con Svizzera, Costa Rica e Serbia. Passerà il turno senza troppe difficoltà. Da quel momento in poi però servirà massima fiducia per arrivare fino alla fine. Francia, Inghilterra e Germania saranno le squadre da battere secondo me".

A questa Verdeoro forse manca però l'esperienza e il talento di quella di Denilson.
"La mia epoca con la Nazionale brasiliana è stata storica, avevamo in squadra un tasso tecnico tremendo. C'erano Rivaldo, Ronaldo, Ronaldinho, Roberto Carlos... Anche oggi Tite può contare su tanti buogni giocatori, ma per essere al nostro livello questa Seleção deve riuscire a vincere il Mondiale. Noi non solo ce la facemmo, ma chiudemmo il torneo senza subire neanche una sconfitta".

La finale di Yokohama del 30 giugno 2002 è quindi il suo ricordo più bello?
"Assolutamente sì. Il ricordo più bello della mia carriera è proprio quella finale. Vincere un Mondiale per un calciatore è qualcosa di strepitoso. Mi tornano i brividi se ripenso al triplice fischio finale dell'arbitro dopo la vittoria con la Germania".

San Paolo, Betis, Flamengo, Betis, Bordeaux, Al-Nassr, Dallas, Palmeiras, Itumbiara, Xi măng Hải Phòng e Kavala. Dopo aver girato e incantato il mondo a suon di doppi passi, cosa fa oggi Denilson?
"Mi sono dato al poker! Sono ambasciatore di 888poker da ormai tre anni. È uno sport affascinante, anche se il calcio ti regala maggiori emozioni".

La pressione è la stessa di una finale mondiale?
"Siamo lì (ride, ndr). La pressione è altissima anche nel mondo del poker. Ancora devo imparare molto, ma presto arriverò ad alti livelli. Il calcio comunque fa ancora parte della mia vita in qualche modo. Da quasi 10 anni lavoro infatti anche nella tv brasiliana, ho un programma sportivo con ben due ore di diretta al giorno e le cose mi vanno davvero bene".

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