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esclusiva

Donadel: "MLS dove tutto può accadere. Drogba? Immenso"

ESCLUSIVA TMW - Donadel: "MLS dove tutto può accadere. Drogba? Immenso"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 8 marzo 2017, 21:152017
di Luca Bargellini

Ha preso il via in questi giorni la terza stagione in MLS di Marco Donadel. Il centrocampista italiano con un passato tra Parma, Fiorentina e Verona è oggi uno dei senatori del Montreal Impact, formazione di proprietà di Joey Saputo, presidente del Bologna. Ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com Donadel ci ha raccontato la nuova stagione della massima serie statunitense.

Marco, iniziamo dalla domanda più banale di tutte: qual è l'obiettivo dei Montreal Impact per la stagione 2017?
"Questa franchigia è una delle più nuove del campionato. Fa parte della MLS da solo cinque anni e finora l'idea di base è stata quella della crescita continua. Questo è l'obiettivo primario della società. In questi ultimi due anni abbiamo fatto bene, sia in campionato che nella CONCACAF Champions League con la finale del 2015, e dunque vogliamo continuare su questa strada. Magari puntando a vincere il campionato, anche se non sarà semplice".

Quali sono le rivali più temibili?
"Non ci sono delle vere e proprie favorite in MLS. Il campionato è molto livellato ed è l'equilibrio uno dei fattori più interessanti di questo torneo. Ci sono franchige come Toronto, Los Angeles, New York o Atlanta che è all'esordio assoluto, che hanno investito molto ma non è certo come in Europa dove in campionato spesso troviamo una squadra nettamente favorita rispetto a tutte le altre".

Un altro mondo, dunque, rispetto al vecchio continente. Anche sul fronte personale?
"La vita di spogliatoio qui è completamente diversa da quella a cui ero abituato. Anche a distanza di due anni dal mio arrivo ricordo ancora che l'impatto fu molto forte. In Italia avevo avuto la fortuna di rapportarmi con gruppi molto uniti, con i quali vivevi anche al di fuori del campo. Qui invece c'è, invece, un rapporto molto più professionale e con maggiore tranquillità. Ridi e scherzi lo stesso con i tuoi compagni di squadra ma i rapporti fraterni che ho avuto la fortuna di instaurare a Firenze o Verona sono difficile da ricreare".

Fra le tante novità della nuova stagione Montreal dovrà affrrontare anche quella dell'addio di Didier Drogba.
"Stiamo parlando di un giocatore di grande impatto. Sia sul piano mediatico, perché da solo con la sua presenza ti riempiva lo stadio e questo influiva anche sul rendimento del resto del gruppo, sia su quello degli equilibri di spogliatoio perché con la sua esperienza e il suo carisma sapeva come gestire i momenti. Didier ci ha dato tanto, tantissimo".

Da un ex grande della MLS ai campioni attesi di questa stagione: chi è in corsa per il titolo di MVP?
"Ci sono tanti elementi di valore, ma ovviamente per la vittoria finale dipenderà molto anche dal rendimento della squadra. Pirlo, David Villa, Giovinco, Jones di Atlanta sono i nomi più celebrati a livello mediatico, ma in generale credo che l'ex Barça oggi al New York FC abbia tutto per imporsi".

Chiudiamo con uno sguardo al futuro. C'è un giovane oggi a Montreal che potrebbe avere un futuro in Europa? Magari in Italia?
"Fare un solo nome è difficile, ma credo che Ballou Tabla e David Choiniere siano i due prospetti più interessanti. Senza dimenticare Ambroise Oyongo che però è già conosciuto per i trascorsi ai Red Bulls e per la vittoria della Coppa d'Africa con il Camerun".

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