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esclusiva

Frosinone in Serie A, Giannitti: "Ora vogliamo rimanerci"

ESCLUSIVA TMW - Frosinone in Serie A, Giannitti: "Ora vogliamo rimanerci"TUTTO mercato WEB
lunedì 18 giugno 2018, 12:362018
di Ivan Cardia

Leggo il giornale e c'è papa Francesco. E il Frosinone in serie A. Calcutta torna ancora d'attualità: battuto il Palermo nella finale dei playoff di Serie B, il Frosinone festeggia di nuovo, mentre si prepara al secondo campionato di Serie A della sua storia. Nel segno, anche, di Marco Giannitti, ds dei ciociari, protagonista delle tre promozioni ottenute negli ultimi cinque anni: "È stata una bella soddisfazione, alla fine di un ottimo campionato come quello dell'anno scorso del resto. Dopo la gara contro il Foggia c'era un po' di delusione per non aver raggiunto l'obiettivo, ma questa vittoria dà un significato e un valore al gruppo di lavoro che è il Frosinone. Dal presidente Stirpe ai calciatori allo staff tecnico, abbiamo dimostrato grande compattezza".

Sulle proteste del Palermo.
"Preferisco parlare di Frosinone".

Tornando alla gara contro il Foggia, ha avuto paura di non farcela, di nuovo?
"No, nel mio lavoro la parola paura non deve esistere. Subito dopo quella partita abbiamo cercato di compattarci: sapevamo di avere un gruppo fatto prima da uomini che da calciatori. Lo abbiamo fatto con Moreno Longo e con la tifoseria, che ancora una volta ci ha dimostrato grande passione e fiducia".

La prima apparizione in Serie A è stata fugace. Questa volta sarà diversa?
"In questo momento stiamo ancora pensando a festeggiare, ci sarà tempo per programmare. Per ora voglio riprendere le parole del presidente, che ha subito chiarito: vuole giocare in Serie A per rimanerci. Sono parole che sottoscrivo: vogliamo fare una Serie A per rimanerci".

Si riparte da Longo. È stato messo in discussione dalla critica nel corso della stagione.
"Penso che questa promozione abbia tanto di Longo. Qualcuno la faceva passare come una stagione deludente, ma non si può dimenticare che abbiamo avuto un anno molto travagliato. I primi due mesi abbiamo giocato senza stadio, negli ultimi due mesi senza cinque giocatori molto importanti. Dal presidente allo staff tecnico nessuno ha mai avuto dubbi su Longo e sul suo lavoro. Anzi, è stato uno dei grandi artefici di questa promozione".

C'è curiosità per il mercato. Terrete il gruppo storico o sarà rivoluzione?
"Adesso è un po' presto per parlarne. Ci siamo presi qualche giorno per festeggiare e valutare. Il futuro del Frosinone lo dirà il presidente Stirpe".

Stirpe. È anche il nome dello stadio. Quanto pesa?
"Penso che lo stadio simboleggi un'altra cosa: abbiamo un binomio inscindibile con la tifoseria. Uno stadio del genere consente di valorizzarlo ancora di più: la compattezza nel rapporto tifosi-squadra in un'annata delicata è stato un fattore vincente. E in uno stadio così bello si è sentito ancora di più il peso dei nostri fantastici tifosi".

Empoli, Parma, Frosinone. Lo avrebbe detto a inizio stagione?
"Io penso che alla fine siano emersi i valori. Tutti indicavano il Palermo come la grande favorita, aveva una squadra fuori categoria con 12 nazionali, però in Serie B paga la costanza. Penso che, tolto l'Empoli che ha fatto qualcosa di grandioso per cui faccio i complimenti, siano salite le squadre che hanno dimostrato più continuità nel corso della stagione".

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