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esclusiva

G. Galli: "Mondo, capacità unica di leggere le partite"

ESCLUSIVA TMW - G. Galli: "Mondo, capacità unica di leggere le partite"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2018
giovedì 29 marzo 2018, 10:492018
di Lorenzo Marucci

Un ritratto a tutto tondo di Emiliano Mondonico può farlo anche Giovanni Galli che ha conosciuto il tecnico di Rivolta d'Adda sotto tanti punti di vista e in tempi anche diversi. E' stato il suo allenatore quando giocava nel Torino, poi Galli da ds della Fiorentina decise di sceglierlo come tecnico viola in B nel corso della stagione 2003-04 in sostituzione di Cavasin. C'era una difficile promozione in A da ottenere, ma Mondonico non fallì la missione. "Era un istrione - racconta Galli a Tuttomercatoweb.com - un personaggio fuori dalle righe. Non è stato un innovatore come Sacchi o Guardiola ma non ho mai trovato un tecnico che sapeva leggere le partite come lui. E poi era capace di coinvolgere tutti i giocatori, magari andando anche allo scontro. Ma faceva capire a tutti che a loro voleva bene. Sono triste, oggi quando ho saputo della notizia della morte mi ha ferito: lo avevo sentito un mesetto fa anche in qualche intervento radiofonico per parlare non solo di calcio ma anche di prevenzione. Mi ha preso alla sprovvista".

Che cosa le fece decidere quell'anno alla Fiorentina di puntare su di lui?
"Conoscevo la persona e le sue caratteristiche. Mi rendevo conto che sarebbe stato l'uomo giusto. Quando arrivò eravamo staccatissimi in classifica, nella parte destra della graduatoria. Ma lui era il tecnico che in quel momento, sull'immediato, poteva rimettere le cose in sesto. Andava sul pratico, mettendo a frutto le qualità di tutti. Era anche furbissimo: ricordo ad esempio che a volte in panchina mi accorgevo che un giocatore era stanco. E allora parlando con chi era accanto a me dicevo a voce alta che quel giocatore mi sembrava in difficoltà. Mondonico, dopo pochi istanti, chiamava quel calciatore e diceva: cambio, sei stanco.... Un grandissimo. E dal punto di vista tattico ricordo la mossa geniale nello spareggio contro il Perugia: decise di schierare Scaglia a destra, in una posizione in cui non aveva mai giostrato. Giocammo senza dare punti di riferimento agli avversari. Fu un vero capolavoro tattico".

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