Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Genoa, l'analisi della querelle tifosi-Preziosi con Claudio Onofri

ESCLUSIVA TMW - Genoa, l'analisi della querelle tifosi-Preziosi con Claudio OnofriTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 3 aprile 2017, 15:002017
di Raimondo De Magistris

I cinque gol incassati, la contestazione dei tifosi e la replica, forte e decisa, del presidente Preziosi. Momento delicatissimo per il Genoa che ieri ha vissuto ore piuttosto complicate dopo lo 0-5 contro l'Atalanta. La parte più calda della tifoseria rossoblù ha chiesto le dimissioni del numero uno che ha risposto attaccando gli ultras e il modo in cui si stanno comportando.
Di questo e tanto altro ne abbiamo discusso con Claudio Onofri: "S'è persa unità d'intenti tra piazza e presidenza, ormai mi sembra evidente", ha detto.

Ma dove finiscono gli errori della presidenza e dove iniziano quelli della squadra?
"Domanda complessa. La squadra da qualche settimana ha ormai perso qualsiasi direttiva. Ieri, ad esempio, l'espulsione di Pinilla è stata incredibile. S'è macchiato di una grossa ingenuità sullo 0-2, quando la partita non era del tutto chiusa".

Cosa contestano i tifosi?
"Il mercato impostato a gennaio, l'andamento generale della squadra e il fatto che questa società, nonostante diverse plusvalenze, non abbia la forza economica per reinvestire i soldi sul mercato".

Colpa solo di Preziosi, quindi.
"No, alt. Perché qui entrano in gioco diverse componenti e anche il fatto che il campionato italiano non sia competitivo come Liga o Premier. Difficile in Italia fare calcio senza rimetterci".

Secondo lei è possibile un passaggio di consegne?
"Tutto è possibile, ma dipende sempre dagli acquirenti. Preziosi ha in mano un'azienda, se non arriva un imprenditore che vuole investire e con più soldi a disposizione a chi la vende?".

Chiaro. Allora torniamo al campo: quante responsabilità ha Mandorlini?
"Abbastanza limitate. Nelle prime due-tre partite era riuscito ad arginare l'emorragia difensiva del suo Genoa. Poi, però, il Genoa non è il Real Madrid e i limiti di questa squadra sono riemersi tutti".

Limiti che dipendono dalla sessione invernale di calciomercato?
"A gennaio sono andati via Pavoletti, Ocampos e Rincon. Solo quest'ultimo, però, aveva dato un contributo decisivo alla causa nella prima parte di stagione. Diciamo che le cessioni hanno influito, ma anche gli infortuni come quello di Miguel Veloso".

In conclusione: i tifosi hanno ragione a contestare?
"Hanno sicuramente le loro ragioni per farlo".

© Riproduzione riservata