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esclusiva

Marchisio day, Cobolli Gigli: "Si ritira da campione"

ESCLUSIVA TMW - Marchisio day, Cobolli Gigli: "Si ritira da campione"TUTTO mercato WEB
© foto di Filippo Gabutti
giovedì 3 ottobre 2019, 13:15Serie A
di Marco Conterio

Giovanni Cobolli Gigli, per Claudio Marchisio è stato il Presidente. Quello dell'inizio juventino, della sua alba bianconera. Quello del lancio, dei primi respiri di grande calcio. "Ho conosciuto il ragazzo, il suo primo gol in A a Firenze l'ho visto e vissuto -racconta l'ex numero uno della Vecchia Signora Tuttomercatoweb.com, nel giorno in cui Marchisio annuncerà l'addio al calcio-. Ho stimato il ragazzo per questa sua serietà di base, vera. Era ed è una persona di livello, un grande campione. Poi ha avuto un infortunio che ha ridotto le sue capacità atletiche ma lo consideravo significativo nella mia Juventus e nella mia Nazionale".
Da Presidente ha conosciuto un primo, giovane, imberbe Marchisio.
"Quando la Juventus stava per partire per il secondo ritiro, coi ragazzi a Vinovo, era seduto vicino a Giovinco. Ho fatto per dare un buffetto a Marchisio e gli detti quasi una sberla... Giovinco ci guardò stupiti, ma era simpatia e affetto con troppa energia".
Poi la crescita, poi il professionista e il campione.


"Ero a cena a Torino, era a cena con sua moglie. Era imbarazzato dal fatto che ci fossi io, lui doveva essere a casa e non al ristorante a suo dire: aveva grande senso del rigore e della disciplina, era quasi esagerato in questo senso".
Non è stato però bandiera in eterno, con la stessa maglia.
"Mi è spiaciuto che abbia lasciato la Juventus, mi ha fatto piacere poi che abbia fatto un'esperienza umanamente importante a San Pietroburgo e con lui lo Zenit ha vinto".
Oggi il ritiro.
"Adesso viene fuori la sua serietà: dopo essersi operato, ha deciso di smettere. E' da piemontese serio: ha rinunciato a giocare in un calcio più facile, a qualche milione di euro, ha rinunciato al tramonto. Voglio mandargli un grande saluto e un in bocca al lupo per la sua vita futura".
Come lo vede in futuro?
"Non lo so: potrebbe fare l'allenatore, l'imprenditore, l'opinionista. A me piacciono gli opinionisti, l'80 o il 90 per cento di questi sono preparatissimi: Ambrosini è una sorpresa, Marchegiani, Marocchi. Ecco, vedo anche Claudio come un potenziale garbato opinionista, senza straparlare, senza esagerare ma con analisi proprie da conoscitore".

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