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Il derby di Hateley: "Il mio gol restituì l'orgoglio rossonero"

ESCLUSIVA TMW - Il derby di Hateley: "Il mio gol restituì l'orgoglio rossonero"TUTTO mercato WEB
sabato 20 ottobre 2018, 12:002018
di Gaetano Mocciaro

Il derby dell'orgoglio milanista, quello del 28 ottobre 1984: dopo sei anni di delusioni, sia nelle stracittadine che in senso assoluto (con l'onta della doppia retrocessione in Serie B), i rossoneri si impongono per 2-1 con un gol rimasto nell'immaginario collettivo: l'imperioso stacco di testa di Mark Hateley che svetta sull'ex Fulvio Collovati e batte Walter Zenga. Proprio "Attila" parla ai microfoni di Tuttomercatoweb.

Mark Hateley, quel gol nel derby l'ha resa immortale fra i tifosi del Milan
"Un pomeriggio indimenticabile nel quale ho dato una grande gioia ai tifosi. È stato uno dei gol più importanti che abbia fatto, per me era il primo derby ma sapevo già l'importanza che aveva, con la squadra che veniva da momenti bui e che non vinceva da tanto contro l'Inter. Sono grato al Milan per avermi permesso di vivere quei momenti".

Le capita ancora di parlare di quel gol?
"Sì, anche perché è capitato di giocare contro alcuni ex compagni. Le vecchie glorie del Milan sono venute recentemente a Glasgow per giocare contro di noi dei Rangers (Hateley ne è ambasciatore, ndr) e abbiamo ricordato i vecchi tempi e quel gol".

È stato quello il momento più bello della sua esperienza al Milan?
"Non direi, perché ho splendidi ricordi in generale dei miei tre anni in Italia. Soprattutto il primo anno, mentre il terzo direi che è stato particolare, con il cambio societario e il fatto di sapere di dover andare via a fine stagione a seguito della limitazione degli stranieri (vennero acquistati per l'anno nuovo Ruud Gullit e Marco van Basten, ndr)".

Segue il calcio italiano? Dall'estero è sempre stato definito come noioso
"Non credo sia noioso. In questi anni è cambiato, è diventato un torneo migliore dove si segnano più gol e che attrae un numero maggiore di persone. Credo che la Serie A sia in crescita".

Segue il Milan?
"Non ho avuto l'opportunità di seguirlo con continuità, ma mi informo sui risultati. E vedo con piacere che il club ha preso la giusta direzione. È tornato Paolo Maldini ed è un segnale importante perché lui ama il Milan e lo conosce profondamente. Per questo farà il meglio".

Un messaggio per i tifosi rossoneri?
"Ho vissuto anni in cui il Milan non era al top, reduce dalla Serie B. Eppure la squadra è arrivata nel giro di pochi anni ad essere in cima al mondo. Per questo bisogna sempre essere positivi: il club ha attraversato un periodo difficile ma si vede la luce, la nuova proprietà ha preso la giusta direzione. Abbiate pazienza, il Milan tornerà grande. Ne sono certo".

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