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Lazio 1ª, Almeyda: "Scudetto? Io ci credo. Ma la mia squadra era tutta un'altra cosa"

ESCLUSIVA TMW - Lazio 1ª, Almeyda: "Scudetto? Io ci credo. Ma la mia squadra era tutta un'altra cosa"TUTTO mercato WEB
lunedì 2 marzo 2020, 12:00Serie A
di Giacomo Iacobellis

"La Lazio può fare l'impresa, io ci credo". Matias Almeyda sogna a occhi aperti, da tifoso e da allenatore. Oggi alla guida dei San Jose Earthquakes in MLS, l'ex centrocampista argentino non ha infatti mai dimenticato la sponda biancoceleste di Roma, dove ha scritto la storia a suon di titoli tra il 1997 e il 2000 con uno Scudetto, due Coppa Italia, una Supercoppa italiana, una Supercoppa UEFA e una Coppa delle Coppe. Non poteva che essere 'El Pelado', dunque, a commentare in esclusiva per TuttoMercatoWeb.com il primato in classifica dei capitolini, traguardo che mancava da addirittura 20 anni, anzi 21 se consideriamo questo preciso periodo della stagione.

Almeyda, che cosa si prova a vedere la Lazio in testa?
"Il primo posto dà delle bellissime sensazioni. Questa Lazio è una squadra che gioca un calcio dinamico, fatto di qualità, tanti passaggi e pressione costante, un gioco che ispira fiducia. Ci sono tanti giocatori di livello, penso a Immobile, Luis Alberto, Correa, Milinkovic-Savic... Da grande tifoso biancoceleste, non posso che essere contento di vedere la Lazio vincere e convincere. Finalmente, direi".

Lo Scudetto è possibile quest'anno?
"Sì, secondo me i biancocelesti possono farcela. Si è acceso qualcosa nelle loro menti e nei loro cuori, si vede bene in campo. Chiaramente non sarà facile, la Juve ha una rosa fortissima e in Italia vince da tanti anni. Senza dimenticare l'Inter, le squadre di Conte non si possono mai dare per morte. Però sono fiducioso: il 2020 come il 2000, io ci credo!".

L'ultimo Scudetto biancoceleste è arrivato proprio con lei in campo: vede qualche somiglianza tra la sua Lazio e quella attuale?
"Poche, devo essere sincero. Inzaghi e i suoi giocatori sono nettamente diversi da mister Eriksson e dalla mia Lazio. È vero che questa squadra è tornata nuovamente a lottare per grandi obiettivi, entusiasmandosi e creando a sua volta entusiasmo tra la gente, ma la mia riuscì ad alzare parecchi trofei in quegli anni. Con ciò non voglio dire che la Lazio di Almeyda fosse superiore, ma sicuramente era differente per molti aspetti".

Ma la Lazio tornerà, prima o poi, a essere di Almeyda? Stavolta del Matias allenatore, ovviamente.
"Tutti abbiamo dei sogni e questo, ormai lo sapete, è il mio. Oggi ho un contratto coi San Jose Earthquakes e la Lazio al contempo è ben guidata dal mio ex compagno di squadra Simone Inzaghi. Prima o poi, però, sono convinto che potrà toccare anche a me".

A proposito, si sarebbe mai aspettato un Inzaghi così decisivo in panchina?
"Simone è uno che, come me, ha la Lazio nel sangue. Ne abbiamo passate tante insieme da giocatori e oggi sono davvero felice per lui. Negli ultimi anni ha fatto un grande lavoro e veder giocare la sua squadra mi emoziona. Bravo Inzaghi, faccio il tifo per te!".

Chiosa, non certo per minor importanza, sulla sua avventura in MLS dopo le esperienze in Argentina e Messico. Proprio sabato è iniziato il nuovo campionato.
"Abbiamo esordito con un 2-2 in casa col Toronto e sono soddisfatto. Sono qui ormai da più di un anno: c'è un bel progetto, ci sono grandissime ambizioni. Personalmente voglio continuare a migliorarmi come uomo e come professionista in un campionato che sta crescendo a dismisura. La MLS sarà presto una delle top leghe mondiali, vedrete che tanti giocatori e allenatori vorranno venire a lavorarci".

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