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esclusiva

Luis Silvio: "Attore porno? Macché. In Brasile ho giocato bene"

ESCLUSIVA TMW - Luis Silvio: "Attore porno? Macché. In Brasile ho giocato bene"
giovedì 21 settembre 2017, 07:452017
di Lorenzo Marucci

Quante ne ha dovute sentire Luis Silvio. Riannodiamo i fili e per un attimo torniamo agli anni Ottanta. E' appena arrivata, nell'estate del 1980, la riapertura delle frontiere e le squadre di serie A vanno a caccia dello straniero che possa far sognare una tifoseria intera. Per citarne alcuni, la Juventus acquista l'irlandese Brady, la Roma il brasiliano Falcao, il Napoli l'olandese Krol e la Fiorentina il campione del mondo argentino Daniel Bertoni. C'è anche la neopromossa Pistoiese all'opera: vuole allestire una squadra per la salvezza e, insieme a Borgo, Lippi e Frustalupi decide di puntare sul ventenne Luis Silvio, ala brasiliana del ponte Preta. Non molto si sapeva di lui, ma il club arancione lo aveva comunque fatto seguire in alcune partite.
I meno giovani si ricorderanno bene come è andata a finire l'avventura di Luis Silvio alla Pistoiese. Non si ambientò e anche tatticamente non fu messo a suo agio. Su di lui, dopo che se ne tornò in Brasile, fioccarono pure una serie di leggende metropolitane, compresa quella secondo cui la sua vera professione era quella del gelataio... Luis Silvio, da noi raggiunto in Brasile, ci racconta con un italiano ancora più che accettabile, che cosa effettivamente non funzionò e chiarisce anche parecchi aspetti. "Quando sbarcai in Italia - dice a Tuttomercatoweb.com - un giornalista mi chiese: "Tu sei una punta?" Io non capivo l'italiano e in portoghese ponta significa ala. Così, io che ero un'ala, riposi: "Sì, sono ponta". Da lì nacque l'equivoco, perché venivo schierato come attaccante e non riuscivo ad esprimermi al meglio. Inoltre ero molto giovane, mi trovavo in un paese nuovo, con un clima differente. Giocai solo sette partite e non fu mai possibile per me far vedere quanto valevo".

Qual è la partita che ricorda comunque con maggior piacere?
"Contro l'Udinese a Pistoia. Finì 1-1 e io giocai abbastanza bene regalando l'assist a Benedetti".

Luis Silvio adesso cosa fa?
"Abito a Marilia nello stato di San Paolo. E' una città industriale e io sono venditore di ricambi per macchine industriali".

Lo sa che da quando se ne è andato dall'Italia sono circolate tante voci e leggende metropolitane su di lei?
"Certo: dicevano che facevo il gelataio e anche l'attore porno. Forse perché quando arrivai in Italia ero il più bello di tutti (ride, ndr). Quando sentivo cose del genere ridevo e sapevo che comunque la verità sarebbe venuta fuori. In effetti quando sono tornato in Brasile ho proseguito la mia carriera ottenendo buone soddisfazioni. Sono stato vicecampione brasiliano con il Ponte Preta, campione di seconda divisione e campione dello stato di Paranà".

Adesso vede il campionato italiano?
"Sì, molta serie A. Vorrei vedere anche la Pistoiese ma purtroppo non è possibile. In A sono tifoso del Torino perché è la prima squadra che ho affrontato in campionato. E mi piaceva molto Graziani".

Tra gli attaccanti di adesso chi le piace?
"Immobile, è fortissimo davvero".

E di attaccanti brasiliani consiglia qualcuno alle italiane?
"Per i brasiliani è durissima. In Italia ti devi adattare alle difese, le più forti del mondo. Guardate Gabigol: è forte, eppure ha trovato tantissimi problemi".

In chiusura, ha un po' di nostalgia dell'Italia?
"Non sono più tornato. Ma a luglio sarò a Pistoia..."

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