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esclusiva

Makinwa: "Calcio africano gestito dai politici. Ecco il flop"

ESCLUSIVA TMW - Makinwa: "Calcio africano gestito dai politici. Ecco il flop"
© foto di Federico De Luca
venerdì 29 giugno 2018, 13:242018
di Gaetano Mocciaro

Era da Spagna '82 che le africane venivano tutte eliminate al primo turno. Con la differenza che nell'edizione di 36 anni fa accedevano solo due squadre, contro le attuali cinque. Ancora una volta il "calcio del futuro" fallisce. Ai microfoni di Tuttomercatoweb Stephan Ayodele Makinwa ci dice la sua: "Penso che il calcio stia crescendo dappertutto, non solo in Africa. Sicuramente noi siamo un po' indietro rispetto agli altri nonostante ormai le selezioni siano composte da giocatori che militano in Europa. Ma a livello organizzativo non ci siamo ed è un peccato, perché in questa edizione più di una squadra poteva tranquillamente accedere agli ottavi di finale".

Quali sono i problemi principali del calcio africano?
"'Il problema principale è che il calcio africano è governato dai politici, persone che non capiscono niente di calcio. E finché sarà così è difficile crescere, perché poi il resto è una conseguenza di ciò che parte dall'alto. Finché ci saranno sempre questi a governare il calcio africano crescerà poco. Guardate in Africa il livello dei campionati: magari è un po' meglio del passato ma c'è ancora tanto da fare. Ma poi anche la gestione delle squadre, anche i dettagli fanno la differenza e vedo invece che si danno per scontato alcune cose".

Le squadre a livello organizzativo peccano sempre
"Faccio l'esempio della Nigeria: il commissario tecnico aveva fatto almeno in Africa un buon lavoro. Poi le amichevoli pre-Mondiali hanno evidenziato i primi problemi, a una settimana dai Mondiali i titolari non sono stati fatti giocare, cosa che non si è mai vista da nessuna parte. Abbiamo fatto un'amichevole contro l'Inghilterra dove il ct ha sbagliato la formazione. Da lì gli sono arrivate tante critiche ed è andato in tilt. Contro la Croazia sono scesi in campo giocatori che non hanno mai giocato insieme. Una squadra deve essere formata prima, questo è un errore incredibile. Anziché fare la partita sulle qualità migliori della Nigeria Rohr ha fatto il gioco della Croazia. Ha messo Obi Mikel a giocare da seconda punta, cosa che forse ha fatto nei settori giovanili. Insomma, nonostante il gruppo non fosse facile la qualificazione agli ottavi di finale era alla portata".

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