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Maradona compie 60 anni. Romano: "Quell'abbraccio speciale di 5 minuti"

ESCLUSIVA TMW - Maradona compie 60 anni. Romano: "Quell'abbraccio speciale di 5 minuti"TUTTO mercato WEB
venerdì 30 ottobre 2020, 14:30Serie A
di Lorenzo Marucci

Sentendo parlare di Maradona e ascoltando i messaggi d'auguri che arrivano dai suoi vecchi compagni di squadra si capisce quanto il Pibe de Oro abbia davvero lasciato un segno profondo su tutti per la sua classe calcistica ma anche per la sua umanità. Sono tutti messaggi, quelli per Diego, che arrivano dal cuore. Come quello di Francesco Romano, il centrocampista che fu fondamentale per la conquista dello scudetto del 1987. "Innanzitutto voglio sottolineare l'affetto che mi lega a Diego al di là dell'aspetto sportivo - spiega a TMW -voglio ricordare anche altri suoi aspetti importanti dal comportamento al legame che aveva con me e con i compagni. Tutti particolari che lo rendevano ancora più speciale".

In particolare da cosa è legato a Maradona?
Ci sono due momenti salienti: il primo giorno che arrivai al Napoli era un martedì di ottobre (era stato acquistato al mercato di riparazione, ndr) così Ottavio Bianchi organizzò subito un'amichevole perchè ci si conoscesse tutti anche in vista della partita della domenica contro la Roma. Diego non giocava ma alla fine fu spontaneo da parte sua venire verso di me e darmi il benvenuto. Da lì è iniziato tutto, la cavalcata verso lo scudetto e la Coppa Italia".

L'altro momento?
"L'episodio della vittoria dello scudetto: Diego nello spogliatoio iniziò ad intervistare tutti, rubò il microfono a Galeazzi e mi... consacrò perchè disse che i meriti della conquista del titolo erano legati anche al mio acquisto. Ha esagerato perchè comunque c'erano grandi campioni"

In allenamento come era vedere Maradona?
Spettacolo puro. Quello che immaginavi di poter fare lo vedevi realizzare con una semplicità disarmante. E poi tante cose riusciva a farle anche nella partita della domenica ma in allenamento vedevi quei gesti tecnici in tranquillità, senza pressioni. D'altra parte stiamo parlando del più grande".

Fuori dal campo lo vedeva spesso?
"Onestamente non ci frequentavamo spesso, ognuno aveva la sua vita poi capitava che a Natale o altre feste ci si incontrasse. In ogni caso eravamo quello era un gruppo di cemento, granitico e i risultati arrivavano dalle qualità dei calciatori ma anche da uno spogliatoio forte, unito".

Lo ha rivisto di recente?
"Anni fa, e il ricordo mi fa venire ancora la pelle d'oca, lo andai a incontrare a casa di Bagni. Era in realtà al campo di golf a Milano Marittima. L'abbraccio che ci fu in quel momento con lui fu da brividi. Senza bisogno di dirsi neanche una parola, fu un abbraccio vero, forte, di cinque minuti. E per me quello è il ricordo più bello. E' tanto che non lo vedo e quindi lo conservo in modo speciale. Ora gli auguro un felice compleanno e il meglio che possa desiderare".

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