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Nappi: "Campionato, facciamola finita. I calciatori non sarebbero tutelati"

ESCLUSIVA TMW - Nappi: "Campionato, facciamola finita. I calciatori non sarebbero tutelati"TUTTO mercato WEB
venerdì 17 aprile 2020, 19:15Serie A
di Lorenzo Marucci

L'ipotesi di riprendere il campionato e la gestione dell'emergenza Coronavirus. Ne abbiamo parlato con Marco Nappi, ex giocatore di Fiorentina e Atalanta che è intervenuto nel corso del TMW News. L'ex viola allena in Cina ma adesso è in Italia in attesa di poter ripartire per tornare al lavoro. "Questa emergenza - dice - non è stata gestita nel modo giusto. La Cina ha agito bene chiudendo tutto subito il 23 gennaio. Loro sono ligi al dovere, a differenza nostra. Loro rispettano le regole e qui invece a mio parere c'è stata troppa leggerezza, troppa gente che usciva non consapevole dei rischi. Adesso sento anche tante cose sul calcio e la volontà di tornare a giocare. Per me bisogna cercare di farla finita e mettere al primo posto la salute di tutti e anche di chi lavora in ambito calcistico. Non devono esserci nè vincitori nè vinti. Ora non ci sono soluzioni per tutelare i calciatori. Serve sospendere tutto e riprendere quando tutto è finito. Al limite si sposta tutto, si riprenderà quando tutti gli scienziati diranno che non c'è pericolo per nessuno".

Trent'anni fa esatti lei con la Fiorentina approdava in finale di Coppa Uefa dopo il doppio confronto col Werder Brema che la vide protagonista. All'andata fu capace di incollarsi il pallone in testa portandolo dalla difesa a metà campo. Fu il famoso gesto della foca...
"Per la squadra fu un gran traguardo, eccezionale, ottenuto attraverso splendidi risultati. Ricordo che quella sera quando sembrava arrivato il fischio finale i tifosi entrarono in campo per festeggiare ma in realtà l'arbitro aveva concesso un calcio di punizione. E allora noi cercammo di spingere fuori i tifosi ma poi alla fine fu un tripudio. L'unica nota negativa di quella sera fu l'infortunio al ginocchio di Pioli che fu costretto ad uscire in barella per un'entrata killer. Quanto alla foca fu un... numero istintivo, avevamo molta pressione da parte del Werder e dovevo portare la palla il più lontano possibile. E allora ho cominciato a correre col pallone sulla testa, è stato un bel gesto che ricordano tutti i tifosi italiani, non solo viola. E' stata davvero una bella sensazione, è fantastico che ancora in tanti se ne ricordino".

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