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Pedri il crack del futuro del Barcellona, Maiorino: "Così è nata una stella"

ESCLUSIVA TMW - Pedri il crack del futuro del Barcellona, Maiorino: "Così è nata una stella"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 28 ottobre 2020, 15:30Serie A
di Marco Conterio
Rocco Maiorino è il direttore con cui Pedri è salito in prima squadra al Las Palmas. Dopo due mesi, prima della prima gara tra i pro, la cessione al Barcellona. "E' un talento fuori dal comune"

"Al primo torello". Ci sono dei momenti che segnano la carriera di un giocatore e quella di Pedri, benedetta da un talento sconfinato, ha incrociato lo sguardo del suo allora direttore sportivo al Las Palmas, Rocco Maiorino al primo allenamento. "Da subito, ho capito di trovarmi davanti a un ragazzo... Diverso". L'ex uomo mercato del Milan, nella scorsa stagione in Segunda spagnola, racconta il crack del Barcellona che può essere una delle armi a sorpresa di Ronald Koeman contro la Juventus a Tuttomercatoweb.com. "Giocava nel settore giovanile, nell'Under 17 e non aveva mai giocato nella seconda squadra del Las Palmas Atletico. Non era mai stato in nessuna nazionale di categoria, i talenti a volte in Spagna vengono protetti mentre la prima cosa da fare dovrebbe essere un contratto per blindarli e farli crescere da subito in squadra".
Lo scoprì all'improvviso.
"All'inizio della scorsa stagione Angel Lopez, l'ex Betis, in modo impavido ci disse che nel settore giovanile c'era uno molto forte. Era tecnico dell'Under 17, poi secondo di Pepe Mel. Secondo lui aveva un grande talento e considerata la predisposizione mia e del tecnico nel lavorare coi giovani, non abbiamo esitato nel portarlo su".
E le doti di Pedri diventarono subito cristalline agli occhi di tutti.
"Appena ha iniziato il ritiro, al primo torello non andava mai in mezzo, ho visto che era qualcosa di non comune. Più passava il tempo e più ci rendevamo conto che eravamo davanti a un ragazzo umile, intelligente, che non sbagliava mai una scelta in ogni posizione o situazione.

Ci ha messo del suo e per noi è stato facile farlo integrare, è stato naturale essere accettato dal gruppo. Col tempo anche i ragazzi lo hanno riconosciuto tecnicamente: ancora non ha una personalità per essere un leader, visto che è un novembre 2002, ma tutti lo riconoscevano in campo. Nei momenti di difficoltà i ragazzi si appoggiavano a lui".
E a Viera, almeno per la prima parte della stagione
"Già, in quell'estate prendemmo Jonathan Viera, vederli insieme è stato bello e importante, fin quando non è rientrato in Cina. Vederli insieme era uno spettacolo ed è stato il nostro momento più bello".
Il Barcellona lo prese subito, di fatto prima dell'inizio della stagione:
"Non avendo mai giocato in seconda squadra o nelle nazionali di categoria, era di fatto sconosciuto al momento dell'esordio con noi. Mi son reso conto subito delle sue potenzialità: se non ci fossero state difficoltà economiche per il club all'inizio dello scorso campionato, non era un'operazione di vendita da fare subito. Era da aspettare... Sentii Ramon Planes e pensai subito che fosse ideale per il Barcellona. Abbiamo un rapporto di rispetto calcistico e di amicizia: nell'amichevole fatta col Betis nel precampionato della corsa stagione, un omaggio a Ruben Castro, venne Jose Maria Bakero a vederlo e poi ho definito la trattativa ad agosto".
Da quando lo vide in quel torello alla cessione formale passarono solo due mesi
"Praticamente sì... E' stata un'operazione fatta bene: è stato venduto a 5 milioni e coi bonus fino a 30 con una futura rivendita per il Las Palmas importante. Il Barcellona ce lo lasciò in prestito, il club prese un bonus per il Mondiale Under 17 e con altri obiettivi il costo può arrivare, come detto, a 30. E fino ad allora non aveva di fatto praticamente giocato una partita ufficiale con la prima squadra".

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