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Pelizzoli e la vita alla Lokomotiv: "C'è la pressione del popolo"

ESCLUSIVA TMW - Pelizzoli e la vita alla Lokomotiv: "C'è la pressione del popolo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 22 ottobre 2019, 08:00Serie A
di Marco Conterio

"Mosca è bella. Ma non lo rifarei". Il riassunto del pensiero di Ivan Pelizzoli, dal 2007 al 2009 nella capitale russa con la maglia della Lokomotiv, inserito dall'IFFHS al quarantaquattresimo posto dei migliori portieri dello scorso decennio. Con un rimpianto. Quell'avventura nella squadra dei ferrotranvieri, "che rifarei semmai solo a fine carriera -ha detto in esclusiva a Tuttomercatoweb.com-, ma poi da lì non sono riuscito a tornare più ad alti livelli".

Ora ha appeso i guantoni al chiodo.
"A trentanove anni, sì, ho deciso di dire basta. Ho studiato a Coverciano e ora sono con la segreteria del settore giovanile dell'Atalanta per vedere di applicare le nozioni imparate".

Lei può essere però un esempio anche per i giovani portieri, nonostante quella parentesi che rimpiange.
"Mi spiego meglio: a Mosca sono stato bene, a livello vita è stata bellissima. A livello calcistico... Diciamo che la Russia ha tutto per far calcio a grandi livelli. Gli manca semmai organizzazione societaria, forse alla mia epoca, e parliamo di dieci-dodici anni fa, non c'erano tecnici all'altezza. Però come strutture e stadi sì".

Calcio e politica. Un legame forte, c'è da immaginare, anche alla Lokomotiv.
"Alla radice, senza dubbio. Si sente, facevano 'pesare' il fatto che fosse la squadra delle ferrovie. I tifosi della Juventus potranno vedere la locomotiva nel piazzale grande all'ingresso, il simbolo della squadra. Ti dicevano 'è la squadra dei ferrotranvieri, dovete far bene perché è la squadra del popolo, di tutti'".

Calcisticamente come è andata?
"Non sono partito benissimo, a livello di lingua è stato complicato. Poi ho fatto un anno a buoni livelli, ho giocato anche la Uefa contro l'Atletico Madrid, negli ultimi sei mesi mi sono rotto la spalla e... Addio".

Non ha potuto così vivere il periodo di Semin, che è pure l'attuale tecnico del club.
"Esatto, è stato alla guida della Lokomotiv nei mesi in cui ero fuori per infortunio, sono tornato e poi ho rescisso".

A farle da terzo c'era l'attuale titolare, il brasiliamo Guilherme.
"Un brasiliano, abbastanza bravo ma... Non un top".

© Riproduzione riservata
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