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esclusiva

Petricca: "Rivoluzione cinese: sarà un nuovo mercato"

ESCLUSIVA TMW - Petricca: "Rivoluzione cinese: sarà un nuovo mercato"TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Conterio
sabato 28 dicembre 2019, 11:00Serie A
di Marco Conterio

Rivoluzione cinese. Cambia tutto sulla possibilità di acquistare e spendere sul mercato per la Chinese Super League. Tuttomercatoweb.com ha interpellato uno dei massimi esperti in materia, ovvero l'agente e intermediario Oberto Petricca. "Il cambio è sostanziale: da quattro a sei stranieri in rosa, da tre a quattro in campo. Poi il salary cap a 3 milioni sugli ingaggi e qui c'è il cambio più radicale".
Addio ai big.
"La differenza la farà chi pagherà i trasferimenti, a differenza di adesso dove i club andavano all-in sul cartellino. Guangzhou Evergrande, Shanghai SIPG, Beijing Gouan, Jiangu Suning, Dalian Yifang, Shanghai Shenhua, sono i club che potranno anche pagare bene i cartellini".
Di fatto cosa cambia?
"Tanto, se non tutto. Inoltre il fatto che gli ingaggi non possano superare il 60% dei ricavi porterà a un calmieramento dei grandi ingaggi che venivano sottoscritti anche da mediobasso livello, ora non possono più permetterselo".
Come detto: addio ai nomi da sogno.
"Cambierà la tipologia dei calciatori, ci sarà maggior attenzione per mercati alternativi.

Faranno meno attenzione ai grandi nomi e andranno più sulla sostanza. Andranno su chi sarà funzionale e adatto al progetto, è quel che da un po' di anni ci si aspettava".
Anche perché di fatto la Cina non è cresciuta con questi big.
"Coi grandi ingaggi e solo coi grandi calciatori, il sistema non ha avuto apporto. La Nazionale non è cresciuta, il livello dei cinesi è rimasto lo stesso, giovani non ci sono. Che ci fosse ridimensionamento era cosa logica".
Un buon segnale per le società italiane che non perderanno più big per la Cina.
"I calciatori di un certo blasone, che militano in grandi squadre, difficilmente saranno soddisfatti da quelli stipendi. Mertens e Callejon non penseranno più ad andarci: ora sono giocatori da 10-12, andranno a orientarsi su giovani con minor nome ed esperienza. I presidenti volevano giocatori che avessero fatto campionati importanti, con nome e blasone. Ora questo tipo di direttive andranno a esaurirsi".

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