Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Pfaff: "Buffon decisivo da 15 anni. L'Inter si innamorò di me"

ESCLUSIVA TMW - Pfaff: "Buffon decisivo da 15 anni. L'Inter si innamorò di me"
© foto di Gaetano Mocciaro
venerdì 13 novembre 2015, 08:002015
di Gaetano Mocciaro

Amichevole di prestigio questa sera a Bruxelles fra Belgio e Italia. Ai microfoni di Tuttomercatoweb una delle leggende del calcio belga, Jean-Marie Pfaff, ci dice la sua sulla crescita esponenziale dei Diavoli Rossi, ora numeri uno al mondo nel ranking FIFA: "Siamo orgogliosi di questa crescita esponenziale e del fatto che il Belgio sia il numero 1 al mondo, considerato che si tratta di uno Stato molto piccolo".

I Diavoli Rossi sono fra i favoriti per Euro 2016 e vincerli in Francia rappresenterebbe una doppia soddisfazione
"Mancano ancora tanti mesi e ci sono tante variabili. Certamente negli anni il Belgio è cresciuto molto, anche come gruppo. Ci sono molte altre squadre molto forti e la stessa Italia ha giocatori di valore e mentalità vincente. Gli azzurri mi piacciono molto".

Cosa ha portato il Belgio ad avere un simile boom: dalla mediocrità dei primi anni 2000 ad essere una potenza mondiale?
"In Belgio si è capito che per garantirsi un futuro importante bisognava investire in maniera massiccia sui giovani. Per cui si lavora molto sui ragazzi dalle scuole calcio con professionisti che li seguono e li aiutano a crescere. Abbiamo iniziato a seminare e continuiamo a farlo, e nel frattempo raccogliamo i primi frutti".

Meglio questo Belgio o il suo dei Mondiali del 1986, che arrivò in semifinale arrendendosi solo all'Argentina di Maradona?
"Bella domanda (ride, ndr). La nostra selezione devo dire che era fantastica. Oltre a me c'erano campioni come Scifo, Ceulemans, Gerets. C'erano 4-5 giocatori di grande spessore. Questa è una squadra ancora giovane ma potenzialmente con un numero maggiore di campioni".

Italia che fa ancora affidamento in Gianluigi Buffon. Da ex portiere di fama internazionale qual è la sua opinione?
"E' senza dubbio uno dei migliori portieri di tutti i tempi, ovviamente dopo di me (ride, ndr). Devo solo complimentarmi con Buffon e la carriera che ha fatto, perché è ancora decisivo come lo era 15 anni fa. La scuola italiana dei portieri è sempre stata ottima e un portiere che mi piaceva da morire era Walter Zenga. In senso assoluto è innegabile che Manuel Neuer sia il migliore anche perché dalla sua ha l'età".

Nella sua lunga carriera ha avuto modo di giocare anche in Germania, 6 anni al Bayern, e in Turchia. Ha mai avuto la possibilità di venire in Italia?
"C'era l'Inter nei primi anni '80. Rimasero impressionati durante una sfida di coppa contro il Beveren, dove giocavo. Mantenni la porta inviolata in entrambe le partite. Alla fine non se ne fece nulla e mi dispiace non aver potuto misurarmi col calcio italiano, che tra l'altro all'epoca era al top".

© Riproduzione riservata