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Pfaff: "Napoli, fai il contratto a Mertens. Congratulazioni a Buffon"

ESCLUSIVA TMW - Pfaff: "Napoli, fai il contratto a Mertens. Congratulazioni a Buffon"TUTTO mercato WEB
© foto di TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 20 aprile 2020, 15:34Serie A
di Lorenzo Marucci

Era il prototipo del portiere guascone e anche spericolato. Di quelli che però si facevano ricordare anche e soprattutto per le sue parate decisive. Non a caso è ritenuto uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Jean-Marie Pfaff è stato uno dei pilastri della nazionale belga degli anni Ottanta e col Bayern Monaco ha sollevato tanti trofei. "Mi chiedete chi è il portiere più forte. Ovviamente il migliore dopo di me, vero?", sorride Pfaff al telefono. "Dico Alisson - spiega a Tuttomercatoweb.com - perché ha dimostrato di essere molto sicuro, sempre attento e con la mentalità giusta".

I portieri di oggi come le sembrano?
"Credo che un portiere si possa giudicare meglio in una piccola squadra, quando è chiamato ad una serie di interventi continui. Neuer resta fortissimo ed è bravo anche Oblak. I tempi comunque sono cambiati. Mi ricordo ad esempio della vostra splendida scuola italiana di portieri: Zoff, Bordon, Giovanni Galli, Tacconi, Zenga".

Buffon gioca ancora all'età di 42 anni
"Congratulazioni. E' stato un grandissimo portiere che evidentemente ha ancora la testa giusta per allenarsi e giocare. Non so quanto potrà andare avanti ancora, magari 1-2 anni. Io ho smesso a 37 anni perchè ad un certo punto mi sono detto che c'era anche e soprattutto la famiglia. Il calcio è importante, però lo metto al secondo posto. E' bello e giusto stare con la moglie e con i figli. Ma ripeto, sono felice per lui e per le soddisfazioni che si è tolto".

Che idea si è fatto sulla Serie A?
"C'è sempre la Juve in testa ma oltre alla Lazio ho apprezzato anche l'Inter di Lukaku, gran goleador. La Juve ha Cristiano Ronaldo che per me è il migliore del mondo. I bianconeri hanno sempre avuto tanti big, ricordo Platini e Boniek ai miei tempi. Era un bel calcio quello degli anni Ottanta. Mi torna in mente anche il Verona di Briegel e Elkjaer che vinse lo scudetto. Certo, ora è difficile parlare di pallone. L'emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio tutto il mondo. Ci sono morti in continuazione, è una catastrofe. Vedere i telegiornali e le notizie che arrivano sull'Italia, sulla Spagna e su tutte le altre nazioni mette solo tristezza. Io resto in casa con la mia famiglia e vado unicamente al supermaket oppure mi prendo un po' cura del giardino".

Giusto provare a ripartire con il campionato a partire dalla fine di maggio?
"Secondo me no, è troppo rischioso. E giocare senza pubblico sarebbe brutto. Spero che il virus regredisca e scompaia ma ora non vedo le condizioni giuste per ricominciare. Riprendere troppo velocemente potrebbe essere controproducente. E' chiaro che ci sono in gioco vari interessi economici. E infatti: money, money, money... No time, no time. Mi chiedo anche come si farà per le Coppe europee e per i trasferimenti delle varie squadre".

Il suo connazionale Mertens intanto è andato fortissimo nel Napoli in questi anni. Ora che succede per il suo futuro?
"Il presidente del Napoli deve assolutamente fargli il contratto per altri due-tre anni. E' un giocatore fondamentale per la squadra. Ha un gran cuore e un gran carattere e piace alla gente. E' forte, sa fare giocate decisive ed oltretutto è un bravo ragazzo, molto simpatico. Spero resti al Napoli".

Trentuno anni fa esatti giocò a Firenze nel Resto del Mondo nella partita d'addio al calcio di Antognoni. Che cosa le viene in mente di quel giorno?
"Bellissimo ricordo, partita divertente di fronte a tanto pubblico. Antognoni è stato un gentleman in campo e fuori. Ancora a volte ci sentiamo e resta un vero signore. E' sempre stato un calciatore elegante e corretto. E mi fa piacere che ora sia nella Fiorentina. Spero di rivederlo presto, magari per una partita della squadra viola".

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