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esclusiva

Piovaccari: "Dalla Romania alla Cina, io bomber giramondo"

ESCLUSIVA TMW - Piovaccari: "Dalla Romania alla Cina, io bomber giramondo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 12 dicembre 2017, 13:002017
di Giacomo Iacobellis

Italia, Romania, Spagna, Australia e Cina. Federico Piovaccari, a soli 33 anni, ha già girato mezzo mondo. L'attaccante scuola Inter gioca lontano da casa ormai da cinque anni ed è reduce dall'esperienza con lo Zhejiang Yiteng nella China League One (seconda divisione). Ma il suo lungo girovagare a suon di gol lo ha visto passare, trionfando, anche dallo Steaua Bucarest (2013-2014), ora noto come FCSB, prossimo avversario della Lazio in Europa League. Ed è proprio il "Pifferaio" che TuttoMercatoWeb.com ha intervistato in esclusiva per farsi raccontare il suo lungo viaggio, soffermandosi in particolare su pregi e difetti della squadra rumena.

Piovaccari, come sta? Dove si trova adesso?
"Tutto bene. Ora sono in Spagna, il campionato cinese è fermo e sto valutando l'opzione migliore per il mio futuro".

Pensa di tornare allo Zhejiang Yiteng?
"Non lo so ancora. Ho ricevuto una proposta per tornare, ma diciamo che per il momento sono sul mercato".

Che avventura è stata in Cina?
"Unica. Sono contento di aver provato il campionato cinese. Ancora sono molto indietro rispetto a noi, ma c'è una grande voglia di crescere e migliorare anno dopo anno fin dal settore giovanile. Shaoxing, dove giocavo io, è una città piccola, ma il nostro stadio è simile all'Allianz Arena del Bayern. La cosa più importante è tentare di integrarsi e avere la mente aperta, visto anche che in pochi parlano inglese".

Non solo a livello umano, anche in campo le cose sono andate bene.
"Sì, non mi lamento. Nella seconda divisione cinese ci sono tre-quattro club che possono fare investimenti milionari e si contendono la promozione, mentre il resto delle squadre lotta per non retrocedere. Noi siamo riusciti a salvarci e, anche a livello personale, gli otto gol segnati in 14 partite mi rendono soddisfatto".

Piano piano il mercato dei calciatori italiani si sta aprendo anche all'estero. Raccomanderebbe ad altri colleghi esperienze come le sue?
"Certo. Tanti italiani dovrebbero iniziare a guardarsi intorno. Purtroppo nel nostro Paese si pretende tutto e subito, basti pensare al mio trasferimento alla Sampdoria. Ero arrivato in una grande squadra, ma dopo sei mesi mi hanno dilaniato. Andare all'estero ti arricchisce tantissimo".

Chi meglio di lei può capirlo? Prima della Cina, ha giocato in Spagna, Australia e Romania.
"Sì, nel 2013 è stato un sogno per me ritrovarmi dal non aver mai giocato in Serie A a fare la Champions con lo Steaua Bucarest, vincendo campionato e Supercoppa di Romania. Poi c'è stato l'Eibar, nella Liga, dove mi sono potuto misurare con Cristiano Ronaldo e Messi. L'avventura al Western Sydney Wanderers FC non è andata così bene, anche perché alcuni problemi fisici non mi hanno permesso di rendere al meglio; per questo nel 2016-2017 sono tornato in Spagna, in Segunda División con la maglia del Córdoba. Lo scorso luglio, infine, è stata la volta della Cina".

A proposito di Steaua Bucarest, quante possibilità ha la Lazio di passare il turno di Europa League?
"La Lazio ha sicuramente un tasso tecnico maggiore, ma nel calcio niente è scontato. Sono stato da poco a Bucarest e ho incontrato tanti amici, mi fa piacere che sia toccata loro una squadra italiana in Europa. Quando c'ero io, giocavo con gente come Tatarusanu e Chiriches, ma anche adesso la rosa è buona. Il FCSB è come la Juventus della Romania, sono convinto che farà di tutto per fare bella figura contro i biancocelesti".

Chiosa sulla Serie A, di cui l'Inter sembra diventata ormai una certezza.
"Assolutamente sì. Manca poco al primo giro di boa e l'attuale posizione in classifica dell'Inter significa che lo Scudetto è alla portata. I nerazzurri se la giocheranno con Juventus e Napoli, ma anche con la Roma. Non credo che la corsa potrà decidersi prima di marzo-aprile. Rispetto alle altre pretendenti, l'Inter comunque ha la fortuna-sfortuna di non giocare le coppe europee e questo la sta certamente aiutando".

Chi è la sua favorita?
"Secondo me la Juventus resta la grande favorita, ma la lotta sarà avvincente fino alla fine".

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