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Pizzul ricorda il calcioscommesse: "Qualcuno pensava che fosse la fine del calcio"

ESCLUSIVA TMW - Pizzul ricorda il calcioscommesse: "Qualcuno pensava che fosse la fine del calcio"TUTTO mercato WEB
lunedì 23 marzo 2020, 22:23Serie A
di Lorenzo Marucci

Quarant'anni fa la magistratura alla fine delle partite della domenica fece arrestare una serie di giocatori di Serie A per il calcio scommesse. "Fu una giornata difficile da dimenticare" ricorda a Tuttomercatoweb.com Bruno Pizzul, storica voce Rai. "Scoppiò quel bubbone del calcioscommesse di cui si sentiva mormorare. Ma nessuno pensava che la situazione fosse così grave. Ricordo che durante 90° Minuto dallo stadio Olimpico Galeazzi stava aspettando il collegamento e fuori dall'impianto romano c'erano la Guardia di Finanza e un taxi giallo. Dopo la partita Roma-Perugia vennero arrestati tra gli altri Zecchini, Della Martira, Casarsa. Ne venne fuori gran putiferio. Ricordo che arbitrava Casarin e che a fine partita il presidente della Roma Viola, pallidissimo, disse: "E' la fine del calcio". Su altri campi ci furono altri blitz delle forze dell'ordine che portarono ad altri arresti tra cui Giordano, Manfredonia, Wilson. Albertosi. Fu uno scandalo grandissimo che emerse dalla denuncia di due scommettitori, Cruciani e Trinca, amici di alcuni giocatori e che poi si sentirono truffati dai calciatori stessi. Il processo si concluse senza misure di carattere penale per i calciatori ma con pesanti squalifiche per le squadre. Milan e Lazio furono retrocesse in B e molti giocatori ebbero una squalifica da due a cinque anni. Tra questi anche Paolo Rossi che poi finito il periodo della squalifica fu portato dai Mondiali da Bearzot e fu il protagonista degli azzurri".

Si immaginava che dopo quello scandalo ce ne sarebbero stati altri nel nostro calcio?
"Si pensava che non ci fossero ricadute invece il cancro del calcioscommesse continuò ad essere presente con una dimensione di globalizzazione visto che venivano fatte scommesse su campionati di C fino in Australia, con diramazioni inquietanti"

Una considerazione anche sulla situazione che sta passando adesso il nostro paese e di riflesso sul calcio....
"Occorre essere prudenti sulle date in cui si potrà riprendere il campionato. Ora non c'è la possibilità di dire che quel giorno si può riprendere. Sono in atto una serie di colloqui e ognuno porta l'acqua al suo mulino. E' difficile che il campionato vada a buon fine, la soluzione potrebbe anche essere quella di non assegnare il titolo".

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