Poloni: "Il mio gol al Dortmund: Atalanta brutto cliente"

"Quando ho visto l'accoppiamento ho pensato al mio gol al Dortmund, pensavo fosse l'ultimo segnato dall'Atalanta". Le parole sono di Mirco Poloni, ex centrocampista nerazzurro, autore dell'1-0 finale nel primo Trofeo Bortolotti, nel 1992, un triangolare a cui prendeva parte anche la Juventus. "Era l'addio al calcio di Stromberg, oltre alla presentazione di Paolo Montero, giovanissimo, arrivava dall'Uruguay. In quella gara sono entrato a metà tempo, ero un ragazzino, mi ricordo il pallone imbucato da Minaudo e il mio piattone sul secondo palo".

Un bel ricordo.
"Per un ragazzo della Primavera, così giovane, segnare nel proprio stadio, pur in un torneo amichevole... mi ha dato molta emozione, in quel momento ero al settimo cielo. Avrà toccato tre o quattro palloni, ma uno di questi era quello giusto".

Contro una grande squadra.
"Giocò due finali con la Juventus, una persa, con gol di Baggio, l'altra vinta, in Champions League, qualche anno dopo".

Il suo gol non è l'ultimo della storia atalantina al Borussia: hanno giocato lo scorso Bortolotti in Austria.
"Ah, ahahah, ci ho sperato. Però l'Atalanta in questo momento può dare fastidio a chiunque, perché gioca un calcio strano, molto propositivo, che le altre fanno fatica ad assorbire. Poi c'è il contagio della gente che si fa 200km per vedere la squadra in Europa. Non è facile spostare 18 mila persone sin dal girone, per le altre diventa importante dai quarti in poi...".

Non è un sorteggio facile.
"Da simpatizzante avrei preferito qualcosa di più morbido, ma è una bell'esperienza per chi si fa le trasferte di questa stagione. Vedere il muro del Borussia sarà appagante, pensando che lo stadio di Bergamo, quello nuovo, sarà più o meno simile. Poi non credo che l'Atalanta andrà in Coppa tutti gli anni, quindi sarà un qualcosa che rimarrà".

Poloni è passato dall'Atalanta all'AlbinoLeffe. Ora Virtus Bergamo
"Faccio il direttore sportivo, in D. La Juniores ha vinto lo Scudetto, l'anno scorso, così ho portato 11 classe 1999 a giocare direttamente in prima squadra. Siamo settimi, non posso essere insoddisfatto, anche se l'obiettivo è quello di alzare l'asticella. Si può sempre migliorare".