Pres. Scandicci su Corrado (96°): "Testa da predestinato"
Alla posizione numero 96 della Top 100 sui giovani italiani troviamo Niccolò Corrado, difensore classe 2000 dell'Inter che ha iniziato la propria carriera nello Scandicci, a pochi passi da Firenze. Per parlare del talentino nerazzurro abbiamo contattato il presidente dello Scandicci, Fabio Rorandelli: "Niccolò è uno scandiccese doc, arrivò in società all'età di 6 anni e rimase fino ai 12, quando il Prato (all'epoca in Lega Pro) decise di puntarci forte. Da lì ha iniziato a farsi vedere e dopo qualche anno è arrivata l'Inter. Oggi noi abbiamo in squadra il fratellino, un classe 2006".
Lei che lo ha visto iniziare e crescere, si aspettava un percorso di questo livello?
"Si vedeva già che era bravo, ma i segnali più importanti li ho percepiti quando era al Prato, giocava in squadra con mio figlio quindi lo seguivo da vicino. Niccolò è un classe 2000, ma giocava regolarmente con ragazzi del '99 e del '98. Io vedevo le sue qualità, ma chi ci ha scommesso davvero è Renato Galli che lo ha portato a Prato".
Ci può raccontare che tipo di calciatore è?
"E' un ragazzo determinato e disciplinato, un vero e proprio talento con la testa sulle spalle grazie soprattutto alla famiglia. E' un esterno sinistro basso naturale di grande corsa. Per me è un predestinato".
Chiusura con la sua società, lo Scandicci: avete rapporti di collaborazione con club professionistici?
"Il nostro legame forte era con la vecchia società del Prato, come dimostra anche il caso Corrado. Ma ovviamente anche con Fiorentina ed Empoli, anche se visto il loro livello non è semplice...".