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esclusiva

Prof. Galanti: "Certificati, tema da studiare. Medico personale..."

ESCLUSIVA TMW - Prof. Galanti: "Certificati, tema da studiare. Medico personale..."TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 23 agosto 2017, 16:392017
di Lorenzo Marucci

I certificati medici utilizzati dai calciatori con cui si evita di rispondere alle convocazioni delle loro squadre e con cui si cerca al tempo stesso forzare la mano per il trasferimento in un altro club. E' un caso che specialmente quest'estate è stato ricorrente e ha visto protagonisti vari calciatori che hanno fatto ricorso ai loro medici di fiducia (non quelli del club, ovviamente). Per analizzare questa vicenda abbiamo allora sentito il parere del professor Giorgio Galanti, responsabile medico e coordinatore scientifico della Fiorentina oltre che profondo conoscitore delle tematiche calcistiche. "E' un argomento certamente molto interessante e di grande attualità - spiega a Tuttomercatoweb.com - è una vicenda non banale dal punto vista etico e deontologico. Il calciatore è un dipendente della società che ha un medico pagato dal club stesso. Nulla vieta però al giocatore di avere un suo medico personale.

Non vedo nessuno scandalo ad avere un medico personale al quale si chiede un giudizio sulla salute, è un suo diritto in questo caso utilizzare un medico di sua fiducia. In un periodo di trasferimenti e di compravendite ci può magari anche essere l'interesse del calciatore ad avere i propri riscontri sulle sue condizioni. E' come quando un giocatore si infortuna e si deve operare: la società ha dei suoi consulenti ma poi, se vuole, il calciatore si opera da chi sceglie lui. Ma ripeto, è un tema molto attuale e a marzo terrò un congresso su etica sportiva e medicina dello sport per parlare di certi comportamenti ed eventuali conflitti di interesse. E' un argomento da sviscerare così come va discusso il motivo per cui non c'è ad esempio la condivisione della cartella clinica del calciatore nel momento in cui il giocatore si trasferisce da una società ad un'altra".

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