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Strada: "Napoli, fidati di Ancelotti. Hamsik addio pesante"

ESCLUSIVA TMW - Strada: "Napoli, fidati di Ancelotti. Hamsik addio pesante"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 14 febbraio 2019, 10:30Serie A
di Marco Frattino

Carlo Ancelotti lo reputava fondamentale per il suo scacchiere tattico. Prima alla Reggiana, poi al Parma. Pietro Strada - ex calciatore e attuale responsabile del settore giovanile della Feralpisalò - conosce benissimo il tecnico del Napoli, l'ha incontrato nei suoi primi passi da allenatore per poi chiudere la carriera incrociando la strada con un altro protagonista partenopeo. Quel Marek Hamsik prossimo a partire per la Cina, direzione Daliang Yifang.

Partiamo da Ancelotti, calato nella realtà di Napoli fin da subito e sempre più 'napoletano'. "Pare di sì, Carlo è sempre stato così. Ha sempre provato a inserirsi nel contesto della piazza, non solo nel club ma anche con la città. E' chiaro che s'è messo in discussione in una piazza come Napoli, importante per storia e tradizione nonché in ascesa negli ultimi anni. La squadra è buona, Ancelotti l'ha sempre ammesso. Ha portato le sue idee, i suoi concetti, ma è chiaro che servirà del tempo per raccogliere i frutti del lavoro". 

Lottare con la Juve è difficile, era complesso pensarlo anche la scorsa estate quando i bianconeri tesserarono CR7. "Carlo sta facendo bene, sta confermando il Napoli come seconda forza della Serie A e non era scontato. Tra l'altro inizialmente ha portato avanti i concetti di Sarri in maniera molto intelligente, per poi inserire i suoi correttivi. E' chiaro che fermare la Juve è difficile, quasi impossibile. Il campionato vede i bianconeri avanti di tanti punti, staremo a vedere se in estate arriveranno innesti utili alla causa azzurra".

Riavvolgendo il nastro, possiamo quasi azzardare un paragone tra la Reggiana del 1995-96, il Parma delle stagioni successive con questo Napoli. Si partiva come adesso, col 4-4-2. "Carlo a inizio carriera era più integralista, l'ha ammesso senza troppi problemi nei suoi libri. Poi, con l'esperienza, ha avuto modo di evolvere i suoi concetti e le sue idee".

Nel Napoli ha portato Insigne e Mertens nel 4-4-2, dopo tre anni nel 4-3-3 di Sarri. Un po' come avvenne anche con Lei: era trequartista ma Ancelotti voleva Strada sulla fascia tentando poi gli inserimenti. "E' vero, forse Insigne e Mertens devono ancora assimilare il modulo al 100% ma questo è quanto vedo dall'esterno, ovviamente. Hanno grande qualità, possono decidere la gara in ogni momento".

Il campionato sembra virtualmente chiuso, la Champions League è stata onorata al meglio mentre stasera parte il cammino in Europa League. "Credo che il Napoli possa fare bene, a partire da Zurigo. Ancelotti ha un grande palmares in ambito continentale, sa come interpretare le gare europee. Certamente non ha allenato grandi club come Milan, Chelsea, Paris Saint-Germain, Real Madrid e Bayern Monaco per caso".

Nel vostro Parma c'era anche Enrico Chiesa, padre dell'attaccante della Fiorentina. "Conosco benissimo Enrico, nella nostra esperienza comune in Emilia eravamo sempre in camera insieme. Ci siamo visti spesso anche col passare degli anni, come la scorsa estate in vacanza a Forte dei Marmi. Federico è un grandissimo talento, farebbe comodo al Napoli di Ancelotti così come ai top club europei. Sarà uno dei leader futuri della Nazionale, certamente può crescere ancora tantissimo rispetto a quanto visto finora con la maglia della Fiorentina. Al Napoli ritroverebbe il tecnico che allenò suo padre e potrebbe diventare una bella storia".

La sua storia si è invece intrecciata anche con quella di Hamsik. "Ricordo che arrivò giovanissimo a Brescia, ma era evidente che sarebbe diventato un grandissimo calciatore. Abitavamo due chilometri di distanza, è sempre stato un professionista esemplare. Ha fatto la storia del Napoli, ora ha deciso di trasferirsi in Cina e certamente De Laurentiis non poteva mettersi di traverso se la volontà del suo capitano è questa. Certo è che il Napoli perde un leader importante".

Anche Ancelotti, però, ha dato l'ok per far partire lo slovacco. "Carlo è sempre stato così, ha sempre avuto fiducia nella sua rosa. Dunque se ha accettato la partenza di Hamsik è perché si fida dei vari Allan, Fabian, Diawara e Zielinski. Hamsik ha grande esperienza, è ovvio, però il club azzurro riceverà anche soldi importanti dall'addio che potranno servire in estate. Il Napoli può anche crescere dopo questa vicenda. Tuttavia sono certo di una cosa".

Prego. "Leggo di possibili problemi sul trasferimento di Marek in Cina, se l'affare non dovesse andare in porto tornerà in azzurro e darà tutto per la maglia del Napoli come sempre. Marek è fatto così, un grande calciatore oltre che un grandissimo professionista".

Lei ora è il responsabile del settore tecnico della Feralpisalò. "Sono soddisfatto, nella passata stagione abbiamo vinto lo Scudetto con la formazione Berretti. Non era semplice, soprattutto perché la nostra società è nata nel 2009. Non lo è per i club che lavorano con i giovani da 30 o 40 anni, quindi per noi è stata quasi un'impresa. Puntiamo molto sui ragazzi che abbiamo a disposizione, facciamo un buon scouting e per questo puntiamo in alto. Facendo un passo alla volta, con la convinzione di poter fare sempre meglio".

Tra dieci giorni c'è Parma-Napoli, con Ancelotti che torna al Tardini. "Spero di esserci, anche se nel weekend seguo principalmente le nostre squadre giovanili. Parma per me e per lui ha rappresentato tanto, lui tra l'altro è emiliano e dunque ovviamente legato alle sue origini. Se dovessi riuscire a passare per la cittadina ducale, certamente andrò a salutarlo".

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