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esclusiva

Tacopina: "FIGC, occasione persa. Serve un David Stern"

ESCLUSIVA TMW - Tacopina: "FIGC, occasione persa. Serve un David Stern"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
martedì 30 gennaio 2018, 15:012018
di Marco Conterio

Dispiacere. Amarezza. Ma nessuna voglia di mollare. Joe Tacopina, proprietario del Venezia, racconta in esclusiva per Tuttomercatoweb.com il calcio italiano. La delusione arriva dopo la lunga giornata elettorale di Roma, dove da tre candidati non è emerso un Presidente della FIGC, con la Federazione diretta adesso verso il Commissariamento.

A freddo: cosa pensa di quel che è accaduto in FIGC ieri?
"E' stato un dispiacere quello che è successo, non posso negarlo: abbiamo bisogno di un governo per portare il calcio nel futuro, non di una situazione pro-tempore. Amo il calcio italiana, amo l'Italia: sono qui da anni, con investimenti, in un paese che mi è a cuore e sarebbe stato importante cercare di ripartire da subito".
Lei investe in Italia e non è il solo, dagli Stati Uniti.
"Ho contribuito all'arrivo di Saputo e Pallotta, oltre all'acquisizione del Venezia. Personalmente sono ottimistico a proposito del business calcio in Italia ma deve accadere qualcosa di diverso, una rottura con questo stallo attuale".
Con quale dei tre candidati aveva, e ha, idee più affini?
"Per me Gabriele Gravina è una persona onesta, di sostanza, ha esperienza, ha avuto successo e anche ieri non ha parlato da politico. Sa cosa dice, come ha dimostrato a Roma, è intelligente e porta queste cose al tavolo della discussione e del futuro. Sarebbe stata la persona giusta, con le visioni giuste: Gravina ha fatto cose importanti nella Lega Pro, figure come la sua e quella di Bedin, Abodi, sono quelle di persone con l'ottica giusta per un futuro migliore per il calcio italiano".
Invece, la maggioranza non è stata d'accordo con voi.
"Ho parlato con Cairo di questo, eravamo ottimisti per avere una maggioranza. Non c'era motivo di arrivare a questo punto: apprezzo Tommasi, è un ragazzo intelligente ma alla fine della giornata non siamo andati da nessuna parte. E' stato un dispiacere, i voti di Tommasi non sono andati a nessuno dei due e arriverà il 'caretaker', il traghettatore. Adesso siamo in una posizione di stallo ma sono comunque convinto che l'Italia possa andare da qualche parte in positivo".
Le tempistiche sembrano destinate però ad allungarsi: da un minimo di tre mesi a un anno per il nuovo presidente FIGC. Si rischia di andare anche al 2019...
"Ieri abbiamo gettato al vento un'occasione, sarebbe un disastro che la cosa si prorogasse nel caso così a lungo. Abbiamo avuto questo problema in Serie B, non vogliamo che accada questo a livello Federale. Il rischio è che ci sia un danno alla reputazione per il calcio italiano e per l'Italia e non dobbiamo permetterlo".
La NBA, da lega in crisi, ha avuto la svolta con un visionario: David Stern.
"E' la ricetta giusta per la FIGC: in questi casi hai bisogno di un visionario, di un presidente vero, di qualcuno che faccia cose mai fatte prima. La NBA è diventata un business tra i più importanti nel mondo. Ci sono società che possono rendere milioni, che sono state comprate a delle cifre e vendute a prezzi astronomici perché il prodotto ha funzionato. E reso".
In Italia può funzionare?
"Tengo a specificare una cosa: il mio non è un attacco al calcio italiano, sono qui da tempo e voglio continuare col business. Amo questo paese. Vorrei che ci fosse solo più cura del calcio, più attenzione al prodotto. Non c'è bisogno di un politico, serve appunto un David Stern, un visionario, qualcuno che sappia come far crescere il calcio italiano. Per farlo tornare al vecchio splendore".

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