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esclusiva

Terlizzi: "Roma, discorso Berardi come Defrel l'anno scorso"

ESCLUSIVA TMW - Terlizzi: "Roma, discorso Berardi come Defrel l'anno scorso"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 19 ottobre 2018, 14:302018
di Marco Frattino

E' nato a Roma e tifa per i giallorossi, anche se nella sua carriera non ha mai vestito la casacca del club capitolino. Ora Christian Terlizzi attende una chance come allenatore, dopo aver vestito le maglie - tra le tante - di Cesena, Palermo, Sampdoria, Trapani e in una occasione anche quella della Nazionale italiana. Intercettato dal microfono di Tuttomercatoweb.com, l'ex difensore ha parlato del momento vissuto dalla squadra di Eusebio Di Francesco. "Mi aspetto che la Roma - ha detto - abbia recuperato energie durante questa sosta, restando vicino alle zone nobili della classifica per vincere e dare entusiasmo alla piazza. Il calore del pubblico è l'arma in più per fare bene, tuttavia l'entusiasmo del pubblico arriva anche in base ai risultati. A novembre ci sarà la sfida in Champions con il Real Madrid, quindi i giallorossi devono arrivare nel miglior modo possibile alla gara dell'Olimpico".

Barella e Berardi sono i nomi accostati alla Roma, possono essere calciatori utili a Di Francesco? "Non mi piace molto l'argomento mercato, destabilizza l'ambiente e anche i calciatori. Chi è scontento, già a novembre mentalmente molla fino a gennaio. E' un problema perché il club ti paga, purtroppo funziona così perché ci sono gli agenti che fanno il gioco dei calciatori. Il discorso Berardi è come quello di Defrel dell'anno scorso, l'ambiente del Sassuolo è totalmente differente da quello della Roma. Sono due piazze diverse, Roma è Roma. Sponda Lazio avrebbe avuto un senso diverso, magari lì avrebbero concesso più tempo. L'ambiente Roma è sempre stato più esigente, non dà il tempo di crescere. Berardi ha buone qualità, ma se non è mai andato in un top club magari è perché si pensa che possa fare fatica a vivere un'altra atmosfera. Barella è in Nazionale, sta facendo bene a Cagliati ma tante volte il calcio va più veloce rispetto ai risultati, ci sono calciatori che fanno bene subito e poi si perdono strada facendo e viceversa. Prima di giudicare un calciatore, non bisogna guardare solo gli ultimi due mesi ma gli ultimi due o tre anni. Per me un campione si vede nel tempo, io ho fatto quello che dimostravo di poter fare. Un po' per la testa, un po' per incostanza. Poi ci sono i Nesta e i Totti che giocano 22 anni ad alti livelli. Ora tutti sono ritenuti campioni dopo tre mesi ad alti livelli, invece bisogna attendere. Stesso discorso, se vogliamo, per Piatek del Genoa".

Terlizzi attende invece una chance in panchina. "Esattamente, ho il patentino di Uefa B e a giugno avrò quello di Uefa A. Non ho l'esigenza di buttarmi in progetti poco affidabili, però cerco qualcosa per iniziare. Mi piacerebbe mettermi alla prova, per vedere se in futuro posso fare l'allenatore. Vorrei iniziare, poi sarò onesto con me stesso e capirò se potrò allenare o meno. Purtroppo oggi tanti allenatori che gravitano in determinate categorie pagano oppure hanno sponsor alle spalle per lavorare. Prima calciatori e allenatori venivano pagati, ora è il contrario (ride, ndr)".

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