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Valente (M5S): "I club di Serie A hanno ragione, serve cambiare il Protocollo"

ESCLUSIVA TMW - Valente (M5S): "I club di Serie A hanno ragione, serve cambiare il Protocollo"
venerdì 15 maggio 2020, 12:08Serie A
di Raimondo De Magistris

Simone Valente, Deputato del Movimento del 5 Stelle, è membro della commissione Cultura.
Valente in questi giorni è in prima linea nel dibattito per la ripresa del campionato di Serie A e due giorni fa alla Camera dei Deputati - dopo l'intervento del Ministro dello Sport - è intervenuto per ricordare a Vincenzo Spadafora l'importanza dello sport e anche del calcio.

Buongiorno Deputato, nelle ultime ore è stato fatto un deciso passo indietro dalla Lega Serie A in merito al Protocollo da adottare.
"Per la verità, alcune criticità del Protocollo le avevo sottolineate anche io alla Camera. Con questo tipo di Protocollo, soprattutto se si trova un giocatore positivo, è molto difficile arrivare alla conclusione del campionato. Ho chiesto di sondare vie alternative, guardando al panorama Europeo. E la Lega Calcio è giusto che faccia tutte le sue valutazioni specifiche in totale autonomia".

E non è nemmeno l'unica criticità. Anche per i medici sportivi questo Protocollo è da rivedere.
"Posso dire che su questo punto stiamo facendo delle valutazioni, insieme all'INAIL e al Ministero della Salute. Capisco le loro difficoltà, e dico che ognuno deve rispondere delle proprie mansioni. In caso di violazione del protocollo è evidente che non potrebbero ricadere tutte le colpe sui medici, sarebbe una responsabilità più diffusa che riguarderebbe anche i club".

E poi c'è la questione tamponi, di difficile reperibilità.
"Soprattutto in Regione Lombardia, in questo momento. Però è chiaro che si potrà ripartire solo dopo che tutti i calciatori e gli staff avranno fatto i test necessari. C'è però un punto su cui siamo tutti d'accordo...".

Prego.
"I test dovranno essere a carico della Federazione, della Lega o dei club e non possono essere sottratti al sistema sanitario nazionale. Da questo punto di vista, la FIGC è sempre stata d'accordo con noi".

A proposito di FIGC: con l'articolo 211-bis presente nella bozza del nuovo DL Rilancio avrà ampi poteri sulle decisioni da prendere in caso di sospensione anticipata dei campionati.
"La discussione è ancora in corso, se ne parlerà alla Camera nelle prossime ore e avremo modo di approfondirlo ed eventualmente modificarlo. Però a mio avviso questa temporanea riforma della Giustizia Sportiva in un momento così delicato è necessaria e abbiamo voluto dare una risposta alle loro esigenze. Dovevamo alleggerire tutto il sistema e così anche i ricorsi avranno una via più diretta".

Il pericolo di una giustizia così veloce è quello di una giustizia sommaria, superficiale.
"La FIGC è una istituzione seria e bisogna programmare la prossima stagione se non si riparte. Con questa norma, si va incontro al mondo del calcio".

Non c'è solo questo nella bozza del DL rilancio. E' stato istituito il fondo salva-sport.
"Ci sono diversi milioni di euro per lo sport che arriveranno dalle scommesse sportive. Almeno 40 per il 2020 e 50 l'anno per i due anni successivi".

Ma come verranno distribuiti questi fondi ai vari sport?
"L'idea è quella di finanziare tutti gli sport, ma sui dettagli ne stiamo ancora ragionando".

Quindi i finanziamenti non saranno collegati agli sport su cui si concentrano di pi gli scommettitori?
"No, non stiamo ragionando in questi termini".

Buone notizie anche per la Lega Pro
"Sì, perché ci sarà la Cassa Integrazione per gli sportivi professionisti che guadagnano fino a 50mila euro. E sappiamo quanto questa misura per la Serie C sia importante. Non era stata inserita nel primo Decreto Cura Italia, mentre adesso sì".

Sarà anche retroattiva per i mesi di marzo e aprile?
"Di questo ne stiamo ancora ragionando".

Sarà retroattivo, invece, il bonus di 600 euro per i collaboratori sportivi.
"Esatto, loro a fine maggio riceveranno anche il bonus per marzo e aprile. Quindi 1800 euro in tutto".

Torniamo al calcio. Ma pensa davvero che il Cts possa fare un passo indietro?
"E' difficile, però queste sono ore e giorni cruciali. A questo punto è necessario che scenda in campo il Premier, che a breve incontrerà le rappresentanze del calcio. Solo così anche lui può avere un quadro completo".

In percentuale, quante possibilità ci sono a suo avviso che la Serie A riparta?
"Non lo so. Il mio auspicio è che si riprenda e che il calcio possa ripartire nella data stabilita dalla Lega Serie A, ovvero il 13 giugno".

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