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Finisce l'esilio: Icardi può prendersi l'Argentina

Finisce l'esilio: Icardi può prendersi l'ArgentinaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 19 maggio 2017, 22:452017
di Ivan Cardia

Finisce l'esilio. Il più incomprensibile nella storia recente del calcio argentino, almeno stando ai valori tecnici. Perché il parco attaccanti della Seleccion sarà anche immenso e di valore, ma tenere fuori uno come Mauro Icardi è (era) un delitto. In serata l'Argentina, che aspetta solo la fine della Liga per ufficializzare l'arrivo di Sampaoli come prossimo commissario tecnico, ha annunciato la convocazione del centravanti dell'Inter per le gare contro Brasile e Singapore. Finisce così, a poco meno di quattro anni dall'ultima presenza, la lontananza del niño del partido dalla nazionale argentina. Da quegli otto minuti giocati a Montevideo il 16 ottobre 2013 sono passati 78 gol in 146 partite con la maglia dell'Inter, più di uno ogni due gare. Ma sembrava che non importasse.

Inutile cercare in campo le motivazioni per l'esclusione: a prescindere dalle innumerevoli smentite, è difficile immaginare che non abbiano pesato le vicende personali di Icardi. A Sampaoli, che dal maestro Bielsa ha preso l'aura di santone ma sa essere molto pratico, della vita privata interessa fino a un certo punto. E fra le condizioni per accettare l'incarico, dicevano le indiscrezioni, ha posto la possibilità di convocare Icardi, senza se e senza ma. Ora, la palla passa al centravanti di Rosario: la concorrenza resta viva e acerrima. Per il ruolo da centravanti titolare vi è infatti un certo Gonzalo Higuain, ma a seconda del modulo che sarà scelto da Sampaoli bisogna considerare anche giocatori come Lionel Messi, Paulo Dybala e Sergio Agüero. Quest'ultimo, a proposito, è il vero escluso eccellente in queste convocazioni. Ma resta parte di un attacco stratosferico, in cui Icardi dovrà sgomitare per trovare spazio. Da oggi, però, avrà almeno la possibilità di farlo.