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Fiorentina, Iachini: "Ci sono tante incognite, senza tifosi ci mancherà il 12° uomo"

Fiorentina, Iachini: "Ci sono tante incognite, senza tifosi ci mancherà il 12° uomo"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 17 giugno 2020, 22:30Serie A
di Ivan Cardia

La Fiorentina riparte dal Brescia. Intervistato dai canali ufficiali del club viola, il tecnico Giuseppe Iachini analizza la ripresa del campionato: “Anzitutto, abbiamo ripreso e ci siamo ritrovati. Questo è importante, siamo stati tanto tempo distanti, con le problematiche che qui a Firenze abbiamo avuto e che si sanno (diversi tesserati gigliati sono risultati positivi in questi mesi, tra cui lo stesso Iachini, ndr). Rivedersi è stato un momento di gioia. Al contempo, in questo periodo abbiamo perso un caro amico come Alessandro Rialti, una persona a cui eravamo tutti affezionati, io di più. Era un grande professionista e una persona molto cara: io ho vissuto con lui la mia prima esperienza alla Fiorentina da calciatore e poi l’ho ritrovato da allenatore. Per noi è stata una partita molto dolorosa, per la persona che era, per la serietà, la competenza, l’equilibrio e la bravura che ha sempre dimostrato. È una grande perdita e ci ha lasciato un grande rammarico”.

Vi aspetta un tour de force.
“Lo sappiamo. Dopo tre mesi che non si gioca, in 35 giorni dobbiamo fare quello che si fa in maniera naturale in tre mesi. Il tutto in un clima molto diverso, con molto caldo e un tasso di umidità importante, nonché recuperi ristretti. Ci sono tante cose da valutare, sarà una situazione diversa per tutti e dovremo affrontarla curando tutti i particolari. Però è chiaro che il campo ci dirà di volta in volta cosa dovremo fare, è una situazione con delle incognite, anche a livello ambientale perché non ci saranno i nostri tifosi che sono il dodicesimo uomo. Il calcio è loro, non nostro. Sono loro che ti danno quella spinta, che oggi dobbiamo andare a reclutare noi, per andare oltre l’ostacolo e superare tutte le difficoltà che ci si presenteranno”.

Che partita sarà quella contro il Brescia?
“Molto difficile. Quando si riprende dopo tanto tempo non sai mai che squadra puoi trovare. Abbiamo chiuso facendo bene, siamo stati la terza miglior difesa del campionato da quando sono arrivato e la squadra aveva preso degli equilibri da primi posti in classifica. Anche davanti stavamo migliorando, il percorso stava andando bene. Poi c’è stata questa interruzione e ora ci apprestiamo a riprendere, con un avversario da non sottovalutare: dovremo affrontare il Brescia come se fosse la Juventus. Solo così riusciremo a fare una buona gara”.

Che lezione abbiamo imparato da questi giorni non facili?
“Questo lockdown ha lasciato tanta amarezza, perché ci sono state cose brutte, pagine brutte e tante persone se ne sono andate o hanno sofferto. Noi ci abbiamo avuto a che fare. Ci sono state tante difficoltà a livello lavorativo, perché poi questa situazione ha inciso anche a livello economico. Al contempo, abbiamo capito che l’Italia è un Paese unito, forte, solidale: dai medici ai volontari, dagli infermieri alle forze dell’ordine, tutti ci siamo tirati su le maniche per non abbandonare nessuno. Penso alla solidarietà, alla bellezza di chi si ritrovava sui balconi a cantare: sono cose che fanno ben sperare per il futuro, mi auguro che il Paese riesca a ripartire nel modo giusto. L’Italia merita un futuro di grande spessore”.

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