Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Fiorentina, Kouame: "Voglio tornare al 100% ed esultare sotto la Fiesole"

Fiorentina, Kouame: "Voglio tornare al 100% ed esultare sotto la Fiesole"TUTTO mercato WEB
mercoledì 29 aprile 2020, 22:00Serie A
di Pietro Lazzerini
fonte firenzeviola.it

Christian Kouame, attaccante della Fiorentina, ha parlato sul profilo Instagram del club viola: "Io sto bene. Sono con mio figlio, ha 1 e mezzo (ride, ndr). Tutti i giorni in casa non è facile perché è impegnativo stare con il mio bambino".

Quanto le manca il campo?
"Spero di tornare subito con la squadra, in teoria a fine aprile dovevo iniziare, ma adesso non lo so, devo aspettare".

Sta approfittando del tempo per recuperare?
"Il prof dà sempre le cose da fare in casa, sto seguendo quello che ci manda da fare. Mio figlio mi ha visto fare i cambi di direzione e adesso li fa sempre anche lui (ride, ndr). Ora manca solo il pallone".

Vi sentite con i compagni e con il mister?
"Iachini ci chiama per sapere come stiamo, cosa stiamo facendo. Con i ragazzi ci sentiamo anche su Whatsapp spesso".

Cos'è che le ha fatto scoprire il calcio?
"La prima partita che ho visto la finale di Champions tra Real e Bayer Leverkusen. Non capivo di calcio, l'abbiamo vista con mio padre ed è partito il mio amore per il calcio. Giocavo da bambino con gli amici a scuola, nel quartiere... Avevo sempre voglia e quando vedevo il campo da calcio davanti a casa mia mi veniva sempre voglia".

Ci sono stati momenti non facili?
"C'erano anche quelli più grandi nella squadra dove giocavo io e quando andavo con loro a fine anno c'erano i tornei... Non volevo però che venissi sostituito da loro perché mi allenavo tutti i giorni ed infatti la seconda volta che è successo glielo dissi: 'Guarda che non vengo più'. Alla fine prima di venire in Italia ho giocato quel torneo anche con i più grandi ed ho vinto".

Il suo arrivo in Italia?
"Io mi sono messo nelle mani di Dio e mi sono promesso di arrivare in Serie A in 5 anni. Grazie alle preghiere mie, dei miei genitori e al lavoro ce l'ho fatta. Qua ci sono sempre state persone che mi volevano bene, ho anche la famiglia italiana".

Com'è Firenze?
"Sono tornato da dove sono arrivato perché all'inizio io ero a Sesto Fiorentino. Non sono uno a cui piace uscire sempre, magari una o due volte e se lo faccio vado in centro oppure a Prato, casa mia".

Altra cosa di cui avrà nostalgia sarà la sua terra.
"I primi 5 anni non sono tornato a casa, l'ho fatto nel 2018 a novembre mi pare con la Nazionale... Poi l'estate scorsa con la mia famiglia ed è stato molto bello anche perché è nato mio figlio e dovevo portarlo a nonni, zii".

Ottobre 2019, l'esordio con i grandi.
"E' stato bellissimo, sono arrivato lì che conoscevo già Kessie perché l'ho incontrato in Italia e ci sentivamo per dei consigli che dava a me. Vedere gli altri che vedevo in tv dal vivo è stato molto bello".

Nel 2016 la sua prima rete in Serie B.
"Anche a Cittadella è stato non bello, di più. Ho trovato gente che mi ha insegnato tanto non solo nel calcio anche nella vita, c'erano tanti giocatori che mi hanno insegnato. Il magazziniere e sua moglie mi accoglievano sempre un'oretta per stare in compagnia, il direttore sportivo che è stato come un padre per me".

Calciatore preferito da piccolo?
"Guardavo il Real Madrid, ma poi quando iniziò Drogba non potevo non amarlo. Ha dato tanto nel nostro Paese. Grazie a lui ho iniziato a guardare la Premier League ed al Chelsea ha fatto tutto quello che ha fatto. Mi ricordo ancora la finale del 2012 che stava giocando, nel mio quartiere c'era un posto dove si guardava la partita ed eravamo tutti lì. Quando segnò il Bayern, vi giuro su mio figlio, ero tranquillo perché sembrava che io sapessi che la partita non sarebbe finita così, me lo sentivo dentro. Finché c'è Drogba ci credo sempre".

Sogno nel cassetto?
"Voglio tornare pronto per ripartire bene, il resto si vedrà dopo: voglio essere al 100%".

C'è tanta concorrenza.
"E' meglio perché se uno sa di giocare sempre non dà più il massimo, così invece sai che se non ti alleni bene non giochi".

Come immagina il suo ritorno in campo?
"Il mio agente mi dice che non vede l'ora di vedermi in campo, ma sono tranquillo e non ho fretta. Il campionato doveva finire il 24 maggio ora non si sa cosa sarà, ma non vedo l'ora di tornare a giocare ed esultare sotto la Curva Fiesole".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile