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Fiorentina, l'ex Rodriguez: "I tifosi non devono mollare. Berna grande talento"

Fiorentina, l'ex Rodriguez: "I tifosi non devono mollare. Berna grande talento"
© foto di Federico De Luca
lunedì 10 luglio 2017, 12:532017
di Lorenzo Di Benedetto

L'ex capitano della Fiorentina Gonzalo Rodriguez ha rilasciato un'intervista a La Nazione dopo il suo addio ai viola, iniziando dal suo futuro, con l'argentino che tornerà al San Lorenzo: "È stata una mia scelta tornare nel Paese in cui sono nato. Dopo 13 anni che gioco in Europa comincio un’esperienza nuova, la prendo con molta responsabilità e so che troverò un calcio diverso con pressioni addirittura superiori. Ma sono pronto per questa nuova sfida. So come gioca il San Lorenzo, sono tifoso di quella squadra e ho visto in tv quasi tutte le sue partite. Mio babbo poi è un ultrà del San Lorenzo, mi racconta tutto. Restare in Italia? Ho avuto proposte, ma la mia intenzione era quella di cercare un altro calcio. Ci sono state offerte da altri Paesi, molto buone a livello economico, ma volevo tornare in Argentina. Firenze? Sarò legato a lei per tutta la vita, la mia famiglia è di qua e qui ho vissuto 5 anni bellissimi. Non me l’aspettavo, i primi giorni sono stati difficili per l’impatto con un calcio diverso, avevo paura di non poter sostenere una sfida così difficile. Sousa? Non ho più parlato con lui, comunque in Cina non sarei mai andato, è più importante vivere bene e non piangere su una Ferrari. Ho sempre cercato un equilibrio nella vita e nel calcio: una buona squadra e una città che mi piaccia. Per fortuna ora è uscito il San Lorenzo. Devo tantissimo alla Fiorentina, mi ha fatto tornare in Nazionale dopo 6 anni. Quindi ho davvero solo parole di ringraziamento per il club, i tifosi e Firenze. Uno deve avere memoria: quando sono arrivato non mi conosceva nessuno, non me lo dimentico. Vorrei dire ai tifosi di non mettere da parte la loro passione, devono andare allo stadio per la maglia, per quello che rappresenta la Fiorentina, per i loro figli, per le persone a cui vogliono bene e che insieme a loro amano il calcio.

Alla fine i giocatori passano, le società anche, un tifoso invece resta tifoso tutta la vita. Mi raccomando. Bernardeschi? Federico ha un talento esplosivo, lo abbiamo capito subito fin dalle prime volte che si allenava con noi. Può migliorare, è giovane, ancora deve imparare tante cose, ma ha a un sinistro incredibile e può giocare in due-tre ruoli diversi. E’ anche maturo per l’età che ha e per le responsabilità che si prende. Sa di essere forte, a quell’età tanti giocatori non hanno questa capacità di credere in se stessi. Lui si carica sulle spalle questa responsabilità. Immagino che tutti vogliano crescere calcisticamente, certo che ci sono squadre in cui i tifosi non vorrebbero che un giocatore viola andasse. Forse Berna avrebbe potuto restare un altro anno, ma ognuno sa le cose che deve fare e qual è il momento giusto per prendere certe decisioni. Borja Valero? Ho sentito il famoso Whatsapp. Ho trovato sincerità assoluta da parte sua, ha sbagliato chi ha diffuso una confessione privata. Si sentiva comunque che Borja parlava con il cuore, mi dispiace che abbia vissuto una situazione così conflittuale, perché so quanto ama Firenze. Il mio addio? Sempre fino alla fine ho aspettato che cambiasse qualcosa, anche se mi rendevo conto che era sempre più difficile. Ma non parlerò mai male della Fiorentina, non voglio buttare più veleno. Non lo meritano i miei compagni che ancora ci sono e non lo meritano i tifosi".