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Fiorentina-Verona 1-1, le pagelle: Amrabat-Faraoni incantano, Cutrone rovina la festa al 96'

Fiorentina-Verona 1-1, le pagelle: Amrabat-Faraoni incantano, Cutrone rovina la festa al 96'TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2020
lunedì 13 luglio 2020, 06:42Serie A
di Giacomo Iacobellis

Fiorentina-Hellas Verona 1-1 (18' Faraoni, 96' Cutrone)

Dragowski 6 - Incolpevole sul gol di Faraoni, non compie alcuna parata di rilievo nel resto della partita.

Milenkovic 5,5 - Prestazione lucida e ordinata fino all'ultimo quarto d'ora del match, quando si perde per ben due volte Adjapong lanciato a rete.

Pezzella 6 - Fa sentire la garra e i tacchetti agli attaccanti avversari, provando anche a cercare il gol del pari con un colpo di testa che si spegne di poco alto nel finale.

Igor 5 - Preferito a Caceres in difesa, l'ex SPAL si fa sorprendere dal movimento di Faraoni per l'1-0 gialloblù e sbaglia troppo sia in fase di impostazione che di marcatura. Il peggiore fra i viola oggi.

Lirola 6 - Si accende a sprazzi sulla fascia destra, dove nel primo tempo si concentra piuttosto sul controllare le avanzate di Dimarco. Nella ripresa offre a Cutrone un (quasi) assist coi fiocchi con un cross finalmente come si deve (Dall'81' Vlahovic s.v.).

Pulgar 5,5 - Soffre il pressing di Veloso e manca di sicurezza nelle giocate, limitandosi troppo spesso al compitino. Velenoso solamente sui calci da fermo.

Castrovilli 6,5 - La qualità del giro-palla viola passa dai suoi piedi: l'ex Bari parte in sordina, ma nel finale di primo tempo si sveglia e nel secondo si carica i compagni sulle spalle con grande personalità.

Dalbert 5,5 - Confermato a sinistra, il brasiliano nel primo tempo si perde Faraoni in occasione dello 0-1, anche se nella ripresa alza la pressione sulla fascia e mette in area un paio di traversoni ben calibrati.

Sottil 5 - Iachini lo lancia a sorpresa al posto di Chiesa, ma il giovane esterno offensivo non riesce a sfruttare l'occasione concessagli dal mister: non pervenuto (Dal 46' Chiesa 6,5 - Entra bene e lotta come un leone su ogni pallone, fino a trovare il guizzo che cambia il risultato al 96' con un corridoio che solo in pochi possono vedere).

Kouamè 6 - Torna titolare in Serie A dopo oltre 8 mesi e ci mette una grande, grandissima voglia. Spazia su tutto il fronte offensivo e, nonostante il lungo stop, mostra già un'invidiabile condizione fisica.

Ribery 6 - Impossibile rinunciare a lui, nonostante i suoi 37 anni d'età. Il campione francese si porta sempre dietro tre avversari e nel primo tempo è l'unica luce di una Fiorentina assai spenta (Dal 46' Cutrone 6,5 - Ha una palla gol clamorosa su un cross dalla destra di Lirola, ma non la capitalizza impattando male di testa a porta sguarnita. Per questo meriterebbe un 5,5, ma al 96' riesce a redimersi e trovare un ormai insperato pareggio).

Beppe Iachini 5,5 - Stravolge la formazione lasciando inizialmente in panchina Chiesa, Cutrone e Vlahovic, ma nell'intervallo è già costretto a rivedere le sue scelte. La sua Fiorentina, pur autrice di un secondo tempo di grande cuore che le ha permesso di siglare il pari in pieno recupero, continua a non convincere dal punto di vista del gioco e, soprattutto, a creare troppo poco in fase offensiva.

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Silvestri 6 - Inoperoso per due tempi, visto che la Fiorentina nella ripresa crea molto ma non lo impegna mai con serietà. Non può niente, invece, sul gol di Cutrone in pieno recupero.

Rrahmani 5,5 - Nel primo tempo ha un cliente ostico come Ribery, ma lo controlla alla perfezione con un pressing a uomo a dir poco asfissiante. Al 95' il suo voto sarebbe quindi un 6,5 meritatissimo, ma un minuto più tardi si perde completamente Cutrone che segna l'1-1 macchiando indelebilmente la sua prestazione.

Gunter 6,5 - Vince il duello con Kouamé buttandola sul fisico ed ergendo un muro impenetrabile dinanzi alla propria porta.

Kumbulla 6 - Il gioiellino del Verona offre l'ennesima prova convincente e senza macchie, con la personalità di un veterano nonostante sia solo un classe 2000. Efficace, così come Rrahmani, nella marcatura stretta ai danni di Ribery (Dal 78' Empereur s.v.).

Faraoni 7 - Spinta costante sulla destra e un gol alla Roberto Mancini: il movimento e la girata al volo con cui trafigge Dragowski per l'1-0 sono degni di un grande attaccante e non certo di un "semplice" laterale.

Amrabat 7,5 - Fra pochi mesi il Franchi sarà la sua nuova casa, ma il marocchino non si fa prendere dall'emozione e delizia tutti con uno splendido assist per Faraoni e una partita da todocampista. Tranquillo, preciso e intelligente, è il faro gialloblù e anche il migliore in campo in assoluto.

Veloso 6,5 - Niente turn-over per il capitano, che non si risparmia e gioca un'altra gara ad alta intensità tra le due metà campo.

Dimarco 6 - Non è lui il laterale titolare a sinistra, ma a giudicare dalla sua sicurezza sembra che quella fascia sia sempre stata sua. Nell'oliata macchina di Juric, d'altronde, tutti sanno cosa fare e anche quando (Dal 69' Adjapong 5,5 - Fallisce il 2-0 in almeno due occasioni nel finale).

Pessina 6,5 - La sua pressione costante mette in crisi il centrocampo della Fiorentina nel primo tempo e si rivela una delle chiavi che decidono l'incontro a livello tattico (Dal 59' Verre 6 - Equilibrio e ordine in mezzo al campo, proprio nel momento clou della partita).

Lazovic 6 - Trequartista ed esterno offensivo allo stesso tempo, il serbo entra in campo con l'ispirazione giusta, anche se stavolta non riesce a lasciare il segno (Dal 59' Zaccagni 5,5 - Si vede poco dal suo ingresso, complici anche le sue ancora non perfette condizioni fisiche).

Di Carmine 5,5 - Il grande ex dell'incontro, dopo aver deciso la gara d'andata, stavolta non riesce a incidere. Tanta corsa, grande spirito di sacrificio, ma nessun pericolo arrecato alla difesa gigliata (Dal 69' Stepinski 6 - Più fisico rispetto a Di Carmine, il polacco trova immediatamente il gol, ma è in fuorigioco e si vede quindi giustamente sventolare la bandierina dal guardalinee).

Ivan Juric 6 - La Fiorentina da allenatore sembra portargli bene e, proprio contro una delle sue più interessate pretendenti, il tecnico croato manda in campo un Verona organizzato e capace di dominare l'intero primo tempo. Nella ripresa soffre la reazione d'orgoglio dei viola e può sicuramente rimproverare ai suoi il mancato gol del raddoppio. Con un beffardo pari finale che rischia di compromettere i sogni europei della sorpresa di questa Serie A.

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