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FOCUS TMW - CONI punta al commissariamento, le norme dicono il contrario

FOCUS TMW - CONI punta al commissariamento, le norme dicono il contrarioTUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Ninni/Image Sport
martedì 21 novembre 2017, 12:302017
di Ivan Cardia

Giornate campali per il calcio italiano: ieri è stato il turno delle dimissioni di Carlo Tavecchio da presidente della FIGC, domani la federcalcio potrebbe essere commissariata dal CONI. Lo ha dichiarato ieri il presidente Giovanni Malagò, oggi circolano diverse indiscrezioni sul nome del possibile commissario, con il segretario generale Roberto Fabbricini principale indiziato.

Uno scenario, quello del commissariamento che però, limitandosi a leggere le norme, sembrerebbe tutt'altro che scontato. Lo stesso Malagò, pochi giorni fa, aveva infatti ricordato come si trattase di un'ipotesi limitata a tre casi. In particolare, statuto del CONI alla mano: gravi irregolarità nella gestione o di gravi violazioni nell’ordinamento sportivo da parte degli organi direttivi; in caso di constatata impossibilità di funzionamento dei medesimi; nel caso che non siano garantiti il regolare avvio e svolgimento delle competizioni sportive nazionali. Posto che non partecipare ai Mondiali è un piccolo dramma sportivo, ma non una grave irregolarità, e che i campionati proseguono regolarmente, resta l'ipotesi di mezzo: la constatata impossibilità di funzionamento degli organi direttivi.

Ora, le dimissioni di Tavecchio potrebbero far pensare che gli organi federali non funzionino, ma in realtà il presidente dimissionario è solo tale, e pertanto in carica per l'ordinaria amministrazione fino all'elezione del suo successore. La FIGC funziona e può funzionare, deve "solo" eleggere un presidente entro i prossimi 90 giorni: missione non semplice, ma al momento non si può parlare di constatata impossibilità di funzionamento dei suoi organi. Neanche eventuali dimissioni di altri membri del Consiglio Federale cambierebbero lo status quo, perché con il presidente decade automaticamente l'intero consiglio, rimanendo anch'esso in carica per l'ordinaria amministrazione. Infine, Lega A e Lega B (che giovedì dovrebbe comunque eleggere il nuovo presidente) sono già commissariate, ma non da oggi né da ieri: lo sono da mesi, e lo erano anche quando Malagò diceva che non vi fossero i presupposti per commissariare la FIGC. Per paradossale che possa sembrare, in buona sostanza le dimissioni di Tavecchio non sono tali da stravolgere nell'immediato il funzionamento della federcalcio, e quindi da rendere necessario (o possibile) l'intervento del CONI. Che, salvo ripensamenti, sembra puntare comunque al commissariamento: uno scenario però non scontato, e forse neanche possibile, che potrebbe portare a un nuovo braccio di ferro nel tempestato mondo del calcio italiano.