FOCUS TMW - Da Donnarumma a Mbappé e Ramos: tutti i casi che tormentano il PSG

Il Paris Saint Germain è il club più preso in giro di Francia, ovviamente dai tifosi avversari. Perché se è vero che chi vince risulta spesso antipatico, chi spende fantamilioni per avere una polveriera nello spogliatoio aggiunge una risata amara nel vedere una squadra di figurine che fatica a mostrare un gioco accettabile. Così, dall'alto dei 28 punti in campionato in 11 partite - sette lunghezze più del Lens il cui centravanti è ancora di proprietà del PSG, Arnaud Kalimuendo - sono i tanti casi nello spogliatoio a tenere banco. Oppure i giocatori che non rendono secondo le aspettative e le speranze, anche in virtù degli stipendi percepiti.

L'alternanza Navas-Donnarumma.
La prima situazione non del tutto delineata è quella dei due portieri. Il costaricense piace a Pochettino, a Parigi ha sempre dato l'impressione di essere più che affidabile - al netto di qualche passaggio a vuoto, normale per un portiere - ed è quindi impossibile metterlo da parte. Però anche avere preso Gianluigi Donnarumma, sì a zero euro ma con una certa commissione da corrispondere a Raiola, è oggetto di discussione. I milioni assicurati di stipendio sono un'esagerazione per la Ligue1, lui stesso non è del tutto felice, al netto delle parole di Leonardo che escludono una soluzione a breve giro di posta.

Dov'è finito Sergio Ramos?
Non ha ancora messo piede in campo, eppure per quanto è pagato ogni mese - quasi un milione e mezzo - doveva essere il grande acquisto per il reparto difensivo. Eppure l'infortunio al polpaccio sembra non dargli tregua. Con l'Angers doveva essere la volta buona, invece la situazione è precipitata quasi inaspettatamente. Ancora zero allenamenti con il resto del gruppo, sembra quasi una maledizione. Tre settimane fa qualcuno paventava la sua cessione a gennaio. Ma a chi? E a che ingaggio? Impossibile.

Situazione difficile e nuova.
"Non sono felice". Le parole di Georginio Wijnaldum sono una pietra tombale per chi dice che i soldi fanno la felicità. Invece le continue esclusioni dall'undici titolare pare non abbiano fatto particolarmente piacere all'ex Liverpool, abituato a essere imprescindibile. Dieci presenze e 460 minuti in Ligue 1, 86 minuti in Champions. Insomma, pure lui è finito nel turbinio della competitività PSG.

I dolori del giovane Mbappé.
Si arriva all'attacco, paradossalmente il reparto che ha più problemi di tutti. Il francese non ha nessuna intenzione di rinnovare il proprio contratto, sebbene quanto possa sperare Leonardo che più volte si è detto "fiducioso" per il prolungamento. A questo punto bisognerebbe capire se il PSG ha voglia di non prendere nemmeno un euro dal suo addio - dopo averne spesi 180 - oppure se cambiare idea per attutire almeno in parte il colpo. I vari screzi con Neymar non sono normali per chi è solitamente molto contento di giocare in un club. E infatti Mbappé è tutt'altro che contento, pur facendo di necessità virtù per questi ultimi mesi.

Messi e Neymar sotto ritmo.
Anche le altre due stelle del PSG non sono certo al massimo della propria forma. Si può eccepire che serve un tifoso per fermare la progressione di Messi contro l'Olympique Marsiglia. Ma era pur sempre un tifoso. Lo stesso Neymar sembra meno decisivo rispetto agli anni scorsi, con un solo gol siglato in otto partite finora. Due superstar che finora sommano un solo gol in Ligue 1, al netto che Messi finora ne ha segnato tre in Champions League, di cui uno bellissimo al Manchester City. Troppo poco.

Ti seguo oppure no?
Oggi forse si è arrestato un problema, non si sa se definitivamente. Perché Maurito Icardi, dopo lo show della scorsa settimana, ha ricominciato a seguire il Paris Saint Germain. Aveva chiesto dei permessi per gestire la propria vita privata dopo la sensazione che potesse dirsi addio con Wanda Nara. Ora toccherà capire quale è la situazione.

Certo è che è solo una goccia dell'oceano PSG, dove tutto sembra non andare per il verso giusto. Può essere anche solo una coincidenza, ma per ora i tifosi avversari, ridono, seppur amaramente vista la super squadra che sta dominando la Ligue 1. Per quest'anno sembra non esserci nemmeno un avversario all'altezza del Lille che scippò il titolo, ma non tutto si compra. Nemmeno a Parigi, nella squadra più spendacciona degli ultimi anni.