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FOCUS TMW - Juventus, autofinanziamento è utopia. Aumento capitale di 300 milioni

FOCUS TMW - Juventus, autofinanziamento è utopia. Aumento capitale di 300 milioni
© foto di Image Sport
sabato 14 novembre 2020, 17:45Serie A
di Andrea Losapio

Il classico viaggio di novembre nei bilanci dei club di TuttoMercatoWeb deve fare i conti con il Coronavirus. Perché è evidente che sarà una stagione di flessione per i ricavi commerciali strutturati e che, al netto delle plusvalenze, praticamente tutti i club saranno in decisa flessione. Potrebbe essere un anno bianco per il Fair Play Finanziario - ma questo verrà deciso più avanti - ma per quasi tutti sarà in perdita

JUVENTUS

Lo stadio chiuso, la mancata qualificazione agli ottavi di Champions League, gli sponsor che rischiano un’involuzione proprio nel momento migliore. La Juventus ha chiuso il bilancio 2020 con una perdita di 89,7 milioni, circa 8 milioni di imposte pagate e un risultato operato in negativo di 67 milioni prima degli oneri finanziari. L’anno precedente erano 40 i milioni di rosso.

DIRITTI TELEVISIVI - Il fatturato strutturato della Juventus è di 400 milioni circa, al netto delle plusvalenze che vengono inserite ogni anno. C’è da segnalare un -40 milioni nei diritti, da 206 milioni del 2018-19 a solamente 166, probabilmente per uno slittamento delle partite ad agosto. Il lockdown ha influito per altri 21 milioni di euro: le tv influiscono per meno del 50% della produzione bianconera. È una buona notizia, anche se in un’epoca di stadi chiusi rischia di essere un boomerang, perché è evidente che ci saranno ripercussioni.

I COSTI - Diminuisce di molto il personale tesserato, soprattutto per gli stipendi spalmati nei vari esercizi dopo i problemi dovuti al Coronavirus. Così il personale tesserato vede un -42 (da capire se recuperato nell’anno dopo) che è di fatto la differenza vera da un anno all’altro. I costi sono scesi a 414 milioni di euro rispetto ai 458 del 2019. Poi ci sono gli ammortamenti dei calciatori: gli investimenti e le iper valutazioni portano l’ammortamento da 149 milioni a 193.

GLI ABBONAMENTI - Questo è un grossissimo problema per la Juve, molto più di quanto può accadere alle grandi squadre. Perché se nel 2018-19 erano ben 70,6 milioni dal botteghino (abbonamenti inclusi) questi soldi sono praticamente andati in fumo. Significa che Cristiano Ronaldo più Dybala sono costi vivi che prima i club non avevano. Già nel 2019-20 la flessione è stata marcata, passando a 49,2 milioni, una perdita di 21,4 milioni. La realtà è che la Juve con la cessione di Dybala (ora solo paventata ovviamente) ritornerà ai livelli del 2018, sempre ammettendo e non concedendo che le plusvalenze siano le stesse.

LA PRIMA SQUADRA VALEVA 713.530 MILIONI - La Juventus ha messo in carico al bilancio una cifra da capogiro. Il più costoso è Cristiano Ronaldo, da 115,8 milioni, seguito da De Ligt con 85,7 e Arthur 71,6. Nel bilancio c’è ancora Gonzalo Higuain (ceduto poi ad agosto) ma che ha poi rescisso e quindi non era in carico. Douglas Costa 44,6, Dybala per 41,4 infine Bernardeschi 39,4 e Danilo 37,4. La svalutazione al 30/06 è di 361,7 milioni. È evidente che gli ammortamenti vadano a intaccare un bilancio già non propriamente roseo.

AUMENTO DI CAPITALE - Per far fronte alle spese, la Juventus al 26 novembre del 2019 ha deliberato un aumento di capitale di quasi 300 milioni di euro, a fronte dell’emissione di 322.485.328 azioni ordine con valore nominale espresso alla cifra di 0,93 euro ciascuna. Nel periodo di offerta di opzione sono state allocate il 97% delle azioni, il restante è stato venduto in borsa. Così a seguito dell’offerta il nuovo capitale sociale è di 11.406.986,56. Insomma, la Juventus non è attualmente sostenibile e difficilmente lo sarà a breve. Anzi, il 2020-21 vedrà un altro rossissimo al netto delle plusvalenze.

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