FOCUS TMW - Roma, un bagno di sangue: -305,6 milioni in 10 anni. Fatturato +222%
La Roma non ha mai avuto un bilancio positivo negli ultimi dieci anni. Un primato che condivide con Inter e Milan, con la differenza che i giallorossi si sono qualificati quasi sistematicamente alla Champions League della stagione successiva. E che soprattutto hanno dovuto vendere i migliori giocatori per cercare di mettere a posto il bilancio precedente. Da Alisson a Salah, oppure Strootman (già in fase pienamente calante) oppure Marquinhos, Rudiger o Manolas nell'ultima stagione. La necessità di non chiudere in rosso vivo portava a cedere entro il 30 giugno, salvo poi indebitarsi nuovamente subito dopo, per poi dover cedere un'altra volta.
L'ARRIVO DEGLI AMERICANI - Rosella Sensi lascia nel 2011, dopo un bilancio da 144 milioni di euro e una perdita di quasi 22. È uno dei bilanci più sani degli anni successivi: dall'arrivo di DiBenedetto e Pallotta sono 140 i milioni di rosso in solamente tre anni, quando poi la palla passa totalmente in mano di Pallotta. Che va avanti probabilmente solo per lo stadio, un affare per tutti, mentre la Roma inanella il terzo -40 consecutivo. Scatta il fair play finanziario, le spese continunano a essere altissime ma c'è la volontà almeno di ridurre il gap: negli ultimi anni "solamente" -25 milioni dopo le imposte. Comunque una gestione scellerata considerando che non è mai arrivato un trofeo.
IMPENNATA DI FATTURATO - La cosa che più sorprende nel caso della Roma è che c'è stata una crescita netta dal 2014 in poi, quando Pallotta è diventato l'unico proprietario della Roma. Dai 128 milioni del primo bilancio si passa a un ottimo 320 milioni della scorsa annata. Prendendo in considerazione l'intervallo dei 10 anni - quando c'era ancora Rosella Sensi - l'aumento è del 222%: nemmeno l'Inter ha fatto quest'impennata. Quindi l'errore probabilmente è a monte: come caricarsi ogni anno di spese per poi cercare di ripianare? La Roma negli ultimi tre anni ha un valore della produzione medio oltre i 300 milioni di euro, più del Napoli. Eppure la sensazione è che la gestione sia su due mondi diversi.
LA CRESCITA
2010-11
143,9 milioni di fatturato
-21,8 milioni di utile
2011-12 CORDATA STATUNITENSE
116 milioni di fatturato
-58,4 milioni di utile
2012-13
125 milioni di fatturato
-40,1 milioni di utile
2013-14 GESTIONE PALLOTTA
128,4 milioni di fatturato
-38,5 milioni di utile
2014-15
180,6 milioni di fatturato
-41,1 milioni di utile
2015-16
219,4 milioni di fatturato
-14 milioni di utile
2016-17
278,4 milioni di fatturato
-42 milioni di utile
2017-18
320,4 milioni di fatturato
-25,5 milioni di utile
2018-19
320 milioni di fatturato
-24,3 milioni di utile
GESTIONE TOTALE: -305,6 MILIONI DI EURO