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FOCUS TMW - Seconde squadre e riforma campionati. Le posizioni di Tavecchio

FOCUS TMW - Seconde squadre e riforma campionati. Le posizioni di TavecchioTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
venerdì 17 novembre 2017, 18:152017
di Marco Conterio

Seconde squadre. Seconde proprietà. Riduzione dei club professionistici e pure di quelli di A e B. Tuttomercatoweb.com è andato a rileggersi i programmi e le dichiarazioni principali del presidente FIGC, Carlo Tavecchio, su tre tematiche centrali per il futuro del calcio italiano.

Il programma di Tavecchio del 2014: la riforma dei Campionati e delle regole
"Le regole riguardanti le competizioni: non si tratta soltando della riforma dei campionati. Sul tema, le Leghe dovranno fare sistema, prendere esempio dai modelli degli altri paesi europei calcisticamente evoluti e individuare format con assetti finali che siano compatibili con la realtà geografica ed economica italiana. Gradualmente, si dovrà procedere con decisione verso una riduzione dell'area professionistica. Si dovranno però ripensare anche le norme che riguardano le partecipazioni di club in società satelliti, che opportunamente regolamentate e rese trasparenti potrebbero liberare nuove risorse e contrinuire anche al progetto di riqualificazione tecnica del nostro calcio giovanile (...). Se le seconde squadre sono un concetto che deve ancora essere verificato e approfondito anche in una prospettiva di comparazione con le altre realtà europee, le "seconde proprietà" possono offrire nuove risorse in termini di formazione dei giovani e spesso possono salvaguardare anche importanti realtà calcistiche territoriali altrimenti destinate a scomparire. Dobbiamo fare alcune riflessioni sui campionati giovanili. Il Campionato Primavera suscita interessi che vanno approfonditi, anche in termini di formula e visibilità".

Le parole di Tavecchio nel gennaio 2015 sulla riforma dei campionati.
"Mi auguro che il 2015 sia l'anno giusto per iniziare la riforma dei campionati. Se si riducono le squadre di serie A e serie B, gli introiti provenienti dai diritti TV aumenteranno per ogni squadra.

Il programma di Tavecchio del 2016: la riduzione dei campionati
"Nel rispetto della volontà più volte espressa dalla maggioranza delle sue società e anche dalle componenti tecniche, non sembra attualmente percorribile la riduzione del numero di squadre. Occorre lavorare su una Serie A a 20 squadre, almeno sino alla stagione 2020/21".

Il programma di Tavecchio del 2016: le seconde squadre e seconde proprietà.
"Oltre alle seconde proprietà e in una prospettiva di riforma complessiva e di risanamento e contenimento numerico dell'intero settore professionistico, occorre definire le modalità di funzionamento delle "seconde squadre". (...). Nella DFB, dove le società professionistiche sono 56 in totale, divise in tre categorie, le società della Bundesliga possono avere nella terza categoria professionistica (...) seconde squadre formate da giovani a condizione che non abbiano diritto di voto nell'ambito di quelle organizzazioni, non possano competere per promozioni o retrocessioni, e l'eventuale passaggio dei calciatori da una categoria all'altra sia disciplinato in modo corretto per non creare distorsioni competitive nel corso della stagione".

Le dichiarazioni di Tavecchio del 2017 sulla riforma dei campionati
"All'inizio del 2018 apriremo un tavolo per trovare una soluzione ragionevole per la riduzione del numero di squadre nelle tre serie del calcio professionistico nell'arco di 3-4 anni. E' inevitabile ridurre le dimensioni dei campionato. L'ideale sarebbe avere un totale di 72 squadre nelle tre serie professionistiche, quello sarebbe il rapporto perfetto per ripartire in maniera migliore i fondi, patrimonializzare le società ed evitare fallimenti o problematiche economiche che si stanno ripetendo da diversi anni.