Gargano: "Arrivai alle mani con Edo De Laurentiis. Napoli, volevo restare"
Arrivano direttamente dal Messico nuove dichiarazioni di Walter Gargano, attuale centrocampista del Monterrey che il Napoli la scorsa estate ha ceduto a titolo definitivo: "L'anno scorso volevo restare al Napoli, ma il club aveva deciso di vendermi. De Laurentiis disse che avevo troppa personalità e che avrei dato problemi alla squadra", ha detto il calciatore uruguaiano che s'è soffermato anche su un faccia a faccia con Edo De Laurentiis, attuale vicepresidente del Napoli. "Tornavamo da una partita contro la Lazio, a Roma. Lavezzi è una persona solare e nel bus mise la sua musica. Il figlio del presidente la sostituì con uno dei film di De Laurentiis, che è un produttore cinematografico e ne produce vari, peraltro molto brutti. Lui all'epoca non era il vicepresidente del Napoli come lo è oggi, è un ragazzo giovane, ha due anni in più a me, ma visto che non sa fare altro lo hanno inserito nel club. Si arrabbiò quando tutti i calciatori iniziarono a fischiare, io ero seduto al mio solito posto e visto che non ebbe il coraggio di parlare col Pocho venne da me.
Mi diede uno schiaffo sulla gamba dicendo 'vi ho detto che non dovete fischiare!', e io gli dissi tranquillamente 'stai sbagliando, non ho fatto niente, il film non mi disturba, sto ascoltando un po' di musica'. Dopo un po', un'altra volta. Lavezzi mi sussurrò nell'orecchio 'Picchialo, picchialo, picchialo'. Io avevo una personalità aggressiva, non era mia abitudine fare a botte e ancor meno col figlio del presidente. Gli diedi uno schiaffone davanti a tutti, mi disse 't'ammazzo' e gliene diedi un altro. Arrivammo a Castel Volturno, scesi dal bus senza zaino e gli dissi 'andiamo a litigare', ma lui mi chiese scusa, dicendo di aver sbagliato. Non successe più nulla", le sue parole riportate da Tuttonapoli.net.