Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Gattuso: "Abbiamo fatto fatica. Qualità non si compra al supermercato"

Gattuso: "Abbiamo fatto fatica. Qualità non si compra al supermercato"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 8 marzo 2018, 21:402018
di Patrick Iannarelli

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, è intervenuto al termine del match perso contro l’Arsenal (0-2 il risultato finale). Ecco le sue parole ai microfoni di Sky Sport:

Chiedeva a Calhanoglu di buttarsi sul contatto?

"Io mi sarei buttato. Il contatto c’è, ma va bene così. Non è questo. Questo è un episodio, potevamo fare molto meglio. Abbiamo fatto fatica, abbiamo sofferto troppo. L'Arsenal è stato superiore a livello tecnico, noi abbiamo sbagliato troppo. Ci seguivano a uomo, volevamo palleggiare e non avevamo coraggio. Abbiamo sofferto nelle imbucate, però bisogna guardare avanti. Sapevamo che dovevamo far fatica. La qualità non si compra al supermercato".

X'è stata ansia da prestazione?

"Chi gioca a calcio sa che sono partite difficili. Io non nascondo l’età, ma per fare esperienza bisogna prendere legante del genere. Tra quindici partite si parlerà di altra mentalità. Ci sta, perché anche a me tremavano le gambe quando giocavo a 21 anni. A 28 anni sbagliavo sicuramente di meno".

Come si fa a motivare questa squadra in vista del ritorno?

"Dobbiamo avere la testa a domenica, ancora ci stiamo giocando qualcosa di importante. Da lunedì penseremo all’Arsenal. Indossiamo una maglia gloriosa, non possiamo permetterci scampagnate. Pensiamo al Genoa, sarà una partita difficile".

Dovevate giocare più sui terzini?

"Nel primo tempo lo abbiamo fatto tantissime volte, secondo me l’errore più grande c’è stato quando ci imbucavano i palloni. Linee troppo larghe, un po’ di casino con i centrocampisti. Bonaventura e Kessié erano fuori posizione, ci facevano correre all’indietro".

Ho visto delle gambe imbastite: colpa del richiamo della preparazione?

"Queste sono partite con 75.000 persone, sai che ti guarda tutto il mondo. Trovi giocatori con una fisicità impressionante, mettici poi la pressione, la posta in palio, l’inesperienza. Eravamo meno brillanti, è vero. Sicuramente siamo andati a fare un carico di lavoro simulato come se avessimo giocato il derby".

Si poteva avere una strategia di verticalizzazione sulla punta?

"Sì, l’avevamo preparata così, tante volte non ci siamo andati mai. Lo sviluppo di gioco non è stato fatto nel modo migliore, anche per bravura loro. Abbiamo sofferto tutto questo".