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Gaucci e Lotito prima di ADL. I precedenti delle multi-proprietà in Italia

Gaucci e Lotito prima di ADL. I precedenti delle multi-proprietà in ItaliaTUTTO mercato WEB
mercoledì 1 agosto 2018, 16:302018
di Marco Frattino

“Il Bari non sarà mai un'appendice del Napoli”. Così Aurelio De Laurentiis ha avviato il suo nuovo corso in casa biancorossa, con i galletti che ripartiranno dalla Serie D e faranno capo al patron del Napoli. Il presidente azzurro ha voluto specificare subito come le due realtà resteranno separate nella gestione tecnica e sportiva, anche se a occuparsi dei pugliesi sarà suo figlio Luigi. Un'intuizione che può avere risvolti interessanti per l'imprenditore 69enne, mentre la piazza napoletana è spaccata sul nuovo affare del personaggio arrivato dal cinema che nel 2004 ha riportato il calcio nel capoluogo campano. Un nuovo esempio di multiproprietà nel mondo pallonaro, di certo non il primo e probabilmente nemmeno l'ultimo. Il primo caso fu registrato a cavallo tra i due secoli con la famiglia Gaucci, proprietaria del Perugia in Serie A e della Viterbese nella vecchia Serie C1, per poi cedere il club laziale puntando sul Catania, passato nel 2004 a Pulvirenti, ma anche sulla Sambenedettese.

Anche Franco Sensi aveva deciso di muoversi in questo modo, con la Roma in Serie A (portata allo scudetto nel 2001) e il Palermo che riuscì a centrare la promozione in Serie B nello stesso anno, dopo aver guidato per pochi mesi il Foggia e il Nizza a fine anni '90 con lo scopo di avere società satellite (senza riuscirci) del sodalizio capitolino.

Per un periodo anche Pisa e Grosseto, ovviamente in due categorie diverse, hanno avuto lo stesso condottiero che rispondeva al nome di Piero Camilli, attualmente patron della Viterbese Castrense. Stesso discorso per Claudio Lotito, a capo della Lazio dal luglio 2004 e co-patron della Salernitana prelevata nel 2011 in Serie D e portata in cadetteria, senza dimenticare la famiglia Pozzo che ha però investito all'estero acquistando il Watford in Inghilterra e il Granada (poi ceduto nel 2016) in Spagna.

Ora inizia l'era della multi-proprietà De Laurentiis, personaggio che tra l'altro ha battuto proprio la concorrenza di Lotito e Preziosi per la creazione della nuova società in Puglia, con un polo Napoli-Bari per provare a lottare contro le potenze del nord. Non sarà impresa semplice, i biancorossi vogliono tornare quanto prima tra i professionisti per poi sognare - un passo alla volta - il ritorno tra i grandi. A prescindere dalla presidenza e dalla questione legata alle multi-proprietà.