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Genoa, Perin: "Voci di mercato non mi infastidiscono. Italia? Un obiettivo"

Genoa, Perin: "Voci di mercato non mi infastidiscono. Italia? Un obiettivo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 17 aprile 2018, 13:452018
di Lorenzo Di Benedetto

Il portiere del Genoa, Mattia Perin, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Pensavamo di poter puntare alla zona medio-alta della classifica.Ma la realtà era diversa: siamo stati intelligenti a metabolizzare l’errore ed a cambiare atteggiamento e e stile di gioco. Nel girone d’andata ci presentammo a Crotone con 6 punti, loro ne avevano 12. Se avessimo perso... Vincemmo, poi la storia cambiò. Ora siamo praticamente salvi a sei giornate dalla fine e vogliamo trasformare la stagione da mediocre a dignitosa. Obiettivo almeno quota 45 punti. Ho un eccellente rapporto con la città, Genova mi ha quasi adottato, sono arrivato a 15 anni. La qualità della vita è elevata, se una giornata nasce storta, guardo il mare da casa e mi torna il sorriso. Gli ultimi tre infortuni mi hanno cambiato e oggi non sarei lo stesso Mattia se non avessi avuto quegli stop. A mia figlia Vittoria e a quelli che verranno in futuro, un giorno dirò che nonostante gli infortuni ho raggiunto i miei obiettivi. A Genova hai due strade da poter seguire: o tifi per noi, o per la Samp, non ci sono juventini, milanisti, interisti… E le due sponde del tifo cittadino vanno d’accordo.

Ho un ottimo rapporto con Viviano, ci frequentiamo fuori dal campo, condividiamo la stessa cultura del vino, andiamo a girare le Langhe sulle strade del Barolo. Ho concluso il primo livello del corso di sommelier.Le voci di mercato non mi infastidiscono. Finché si gioca, testa solo al campo, non spreco energie pensando al futuro. Lo sfogo di Buffon? C’è chi ha detto cose più pesanti nel nostro ambiente, ma le sue parole sono sempre amplificate. E poi la frustrazione per essere usciti a un passo dall'impresa è enorme. La Nazionale? Un obiettivo, non un’ossessione. Quando Gigi smetterà, quanti pretendenti. Penso a Donnarumma, avrà un futuro luminosissimo, ma pure a Sportiello. Sirigu, Meret, Cragno, Consigli. Più c’è competizione, più il livello si alza".