Gotze meglio di Ronaldo. Decisivi un Mondiale a testa

Mario Gotze, nel 2011, era uno dei migliori teenager della sua generazione. Anzi, forse il migliore, perché in Bundesliga era già il Re, con Lucas Barrios, di un attacco atomico. Il Borussia Dortmund di Klopp, squadra quasi leggendaria per avere vinto due Bundes di fila - in un'epoca dove il fatturato già spostava le masse - e aver raggiunto una finale di Champions contro i rivali del Bayern Monaco, era capitanata dal piccoletto, veloce e tecnicamente straordinario. Poi un lento declino, sebbene nel 2014 - a un anno dal suo passaggio dal club della Renania proprio ai bavaresi - Gotze ha vissuto, probabilmente, la serata più bella della sua vita. Stop di petto e diagonale a bucare Romero, per il quarto titolo mondiale per la Germania.

E poi? Un lento declino, perché la forma fisica latita a causa di un disturbo al metabolismo. Di fatto Gotze non riusciva a rimanere a livello degli altri per colpa di una malattia che aveva già colpito, fra gli altri, un grande del calcio mondiale come Ronaldo. Decisivi un mondiale a testa, con una differenza: Gotze tornerà a giocare, pronto per sfidare tutti quanti anche in Russia, nel 2018. La concorrenza sarà spietata, ma se dovesse tornare quello di qualche anno fa, beh, non avrà grossi problemi.