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Handa, la Champions che manca: nel posto giusto, ma al momento sbagliato

Handa, la Champions che manca: nel posto giusto, ma al momento sbagliatoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 27 giugno 2017, 08:152017
di Francesco Fontana

Una strana storia. Anzi, una storia negativamente strana. Quasi impossibile non considerarla come tale. Perché chi, al momento del suo arrivo a Milano nell'estate 2012, avrebbe scommesso anche solo un centesimo sulle zero presenze in Champions League in nerazzurro giunti a questo momento? Nessuno, quasi certamente. Samir Handanovic e l'Inter, chi lo avrebbe mai detto.

Una rapporto ormai lungo, giunto al quinto atto (il sesto all'orizzonte). L'ennesimo senza la coppa europea più importante, il grande rimpianto del classe '84 sloveno, probabilmente per rendimento tra i migliori in circolazione nelle ultime stagioni. Un paradosso, considerando che nella Milano interista ha vissuto uno dei periodi più difficili della storia recente del club. Nel posto giusto al momento sbagliato? Può essere.

Nelle ultime due sessioni di mercato estive - questo non è un mistero - Handa ha cercato regolarmente di lasciare Appiano Gentile, senza però mai riuscirci: si parlò di Paris Saint-Germain, Manchester United e Manchester City, talvolta anche di Chelsea. Niente di fatto, nulla di approfondito e poi concluso. Per più di una ragione: vuoi per mancanza di accordo tra le parti, vuoi per difficoltà da parte della società di Corso Vittorio Emanuele di trovare un sostituto all'altezza, sta di fatto che quel cambio-maglia a lungo inseguito non si è mai concretizzato. E di conseguenza la possibilità di ascoltare quella 'musichetta' è rimasta un semplice sogno.

Attenzione: l'ex Udinese si è sempre trovato benissimo in una realtà in cui è diventato con gli anni un vero e proprio 'leader silenzioso', e la voglia d'addio era (è) dettata da semplici ragioni tecniche, di motivazioni, di stimoli. Un po' come per Ivan Perisic. Gente che si sente importante, anzi, fondamentale, ma al contempo insoddisfatta di un progetto che stenta a decollare e che finora ha portato solo una piccola Europa League.

Il recente cambio-agente dell'ormai 33enne di Lubiana (stop al rapporto lavorativo con Federico Pastorello, al 'via' quello con Fali Ramadani) rappresenta un indizio in ottica futura. In un mercato - quello in corso - che forse rappresenta l'ultima possibilità di trovare una big pronta a consegnargli i 'guantoni' da titolare in un campionato di primo livello. E, soprattutto, in quella Champions League solamente sfiorata in Friuli con i preliminari.

L'Inter le darà l'assalto l'anno prossimo, ma forse sarà troppo tardi per il numero uno nerazzurro. Un ottimo portiere protagonista di una storia negativamente strana. Capitato nel posto giusto, ma al momento sbagliato.