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Hellas, Pandur: "Serie A miglior campionato al mondo. Lavoro per diventare il primo portiere"

Hellas, Pandur: "Serie A miglior campionato al mondo. Lavoro per diventare il primo portiere"TUTTO mercato WEB
mercoledì 11 novembre 2020, 17:38Serie A
di Luca Chiarini

Oggi in casa Hellas Verona è stato il giorno di Ivor Pandur. Il portiere classe 2000, prelevato in estate dal Rijeka, si è presentato nel tardo pomeriggio alla stampa, in una conferenza che si è svolta in forma telematica. Vi proponiamo di seguito tutte le sue dichiarazioni.

Se il Verona giocherà a Cagliari in Coppa Italia il merito è tuo.
"Per me è lo stesso se gioco io o se giocano Berardi o Silvestri, l'importante è che vinca la squadra".

Avresti detto quello che ha detto Silvestri a Ibra?
"È un grandissimo. Solo lui può farlo".

È vero che devi migliorare tra i pali?
"Sì, voglio imparare in tutto. Lavoro con tutte le mie forze insieme al mister".

Sei uno specialista dei rigori?
"Penso di essere stato molto fortunato col Venezia. Ma prima della partita lavoro sempre sui rigori. Io ho fatto del mio meglio".

Tra un paio d'anni ti immagini come portiere del Verona? Cosa ti dice Juric in croato?
"Con Silvestri imparo in ogni allenamento. Lo osservo, e grazie a questo migliorerò. Col mister parlo un po' in italiano e un po' in croato: lui vuole che tutti imparino la lingua, e io provo a fare del mio meglio".

Qual è l'aspetto più difficile che hai riscontrato nel campionato italiano? Hai un idolo?
"Qui è molto diverso dalla Croazia. Il calcio è più veloce, i giocatori sono più forti. Il campionato è molto competitivo, ritengo sia il migliore del mondo. È una grande occasione per me. I miei idoli sono Casillas e Buffon, adesso mi piacciono molto Ter Stegen e Alisson".

Quanto è importante il lavoro che fate insieme a Cataldi, il preparatore dei portieri?
"È una grandissima persona: lavoriamo duro, ma poi percepisci i miglioramenti. Per lui i particolari sono molto importanti, e lo si può vedere con Silvestri, che penso sia il miglior portiere in Italia. Anche Berardi è un ottimo portiere. Penso di essere nel posto giusto".

In Coppa Italia hai fatto un intervento decisivo nel finale. Che effetto ti ha fatto? E che effetto ti ha fatto vedere San Siro?
"Ho fatto del mio meglio in quella situazione. Io esco sempre, se prendo la palla è perfetto. Sono contento che abbiamo passato il turno. A San Siro mi sono sentito benissimo, come all'Allianz Stadium. Il mio sogno era giocare in Serie A, quindi entrare a San Siro è stato bellissimo".

Che trattativa è stata?
"Lo staff ha seguito le mie partite per un anno, poi Massimo (Cataldi, ndr) ha approvato il mio acquisto. Dal primo giorno la squadra si è comportata benissimo con me, è stata molto accogliente".

La Nazionale maggiore è un obiettivo?
"La Nazionale è un obiettivo per me, certo. Penso che se continuerò con questo lavoro potrò arrivarci".

Perché hai scelto Verona?
"Perché mi volevano. Ho sentito che credevano in me, quindi lavorerò con tutte le mie forze per essere un giorno il portiere titolare".

Il 25 ha un significato particolare per te?
"Al Rijeka avevo il 25, che rappresenta l'inizio della mia carriera. L'1 e il 25 sono i numeri che sento più miei".

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