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C'eravamo tanto amati

C'eravamo tanto amatiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 19 febbraio 2019, 13:45Serie A
di Raimondo De Magistris

Fabio Paratici ha messo fine alla sua carriera da calciatore prima rispetto a quasi tutti i suoi colleghi. A 32 anni, dopo due stagioni al Brindisi, Paratici che di ruolo faceva il centrocampista prese una decisione che già covava da tempo: anticipare la concorrenza. Già da calciatore Paratici ragionava da dirigente, e allora meglio muovere i primi passi dietro la scrivania con qualche anno d'anticipo rispetto al normale iter per far carriera prima degli altri. Come poi accaduto.

Serviva un'occasione e gliela concesse Giuseppe Marotta, grazie a quello che allora era il suo agente: Lorenzo Marronaro. Il noto procuratore presentò Paratici a Marotta che lo inserì nel suo staff con un ruolo importante: capo degli osservatori. Da quel momento in poi una lunga avventura, uno di fianco all'altro. Paratici e Marotta sempre insieme prima alla Sampdoria e poi alla Juventus. Quattordici anni intensi in cui Marotta ha sfruttato ed esaltato le qualità di un dirigente che aveva voglia di imporsi, di mostrare al mondo le sue competenze. E Paratici ha appreso da uno dei migliori dirigenti italiani i segreti di un mestiere che puoi perfezionare e definire solo sul campo, giorno dopo giorno.
Amici, più che colleghi. Perché quando trascorri quasi 15 anni insieme non potrebbe essere altrimenti. Ma da un paio di mesi anche rivali. Da quando Andrea Agnelli ha deciso di svecchiare il parco dirigenti e di dare il benservito all'ex ad le strade si sono divise e con Marotta passato all'Inter ecco scattare una rivalità che ieri (almeno per il momento) ha vissuto il suo apice.

Paratici in questi giorni ha provato a marciare sulle difficoltà dell'Inter, a mettere il dito nella piaga dolorosa della vicenda Icardi. E ha stuzzicato a più riprese l'ex capitano dell'Inter, che più volte negli ultimi anni - quando c'era anche Marotta - ha provato a portare alla Juventus. Una strategia che l'attuale ad conosce bene, ma che adesso - trovandosi dall'altra parte - non accetta più. Da qui la replica: "Le sue frasi sono fuori luogo". E ancora: "Se lui pensa a Icardi, allora vediamo cosa succede con Dybala...". Occhio per occhio, dente per dente. La sfida a distanza dei due ex amici inseparabili è appena iniziata.

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