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Come gioca la A - D'Aversa è un inno alla razionalità. Fattore Kulu

Come gioca la A - D'Aversa è un inno alla razionalità. Fattore KuluTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 16 novembre 2019, 18:15Serie A
di Ivan Cardia

Dopo dodici giornate, gli allenatori di Serie A hanno definito la fisionomia delle proprie squadre. TMW ha analizzato le venti squadre del massimo campionato, dalle prime uscite all'ultima giornata.

Quadrato pratico buono - Riesumiamo un vecchio slogan televisivo per il Parma di Roberto D'Aversa. Un allenatore che ha costruito due promozioni consecutive e una salvezza in Serie A (alla seconda ci sta ovviamente lavorando, ma pare a buon punto) su un lavoro senza voli pindarici, teso a mettere in campo la squadra più efficace possibile. Le fondamenta sono le stesse degli ultimi anni: difesa a quattro, centrocampo scorbutico ma con almeno un paio di elementi dai piedi buoni, ripartenze e qualità lì davanti. Se una cosa funziona, perché cambiarla? Così il Parma da tre anni gioca quasi sempre col 4-3-3 e non ha motivi per cambiarlo. Complici i contestuali stop di Inglese e Cornelius, due concessioni consecutive al 4-3-1-2: un pareggio (a San Siro, quindi bene) e una sconfitta in casa col Verona. Meglio non lasciare la via vecchia, e infatti contro Fiorentina e Roma sono arrivate due altre buone prestazioni e due risultati positivi.

Fattore Kulusevski. Il piano iniziale, probabilmente, prevedeva Karamoh nell'attacco a tre con Gervinho e Inglese. Dejan Kulusevski, piccolo capolavoro del ds Faggiano in un mercato che è difficile non promuovere a pieni voti, ha scompaginato le carte in tavola, nel miglior senso possibile: l'esplosione del giovane svedese ha confinato ai margini il franco-ivoriano arrivato dall'Inter. Meno velocità, tanta qualità e fantasia in più. Ne beneficia tutta la squadra: in tutto il campionato 2018-2019, sono andati a segno 11 giocatori del Parma. Quest'anno sono già in nove, merito anche degli assist e delle giocate del talento scuola Atalanta. A proposito di scandinavi: non è un fattore tecnico perché le caratteristiche sono simili, ma Andreas Cornelius ha rubato, gol alla mano, la scena a Inglese. Il minutaggio per ora premia ancora l'italiano, ma i rapporti di forza sembrano destinati a capovolgersi in via definitiva anche al netto dell'infortunio di Bobby English.

Chi ha giocato di più
Luigi Sepe 1.080'
Simone Iacoponi 1.072'
Gervinho 1.014'
Dejan Kulusevski 993'
Hernani 915'
Antonino Barillà 780'
Riccardo Gagliolo 741'
Matteo Darmian 720'
Bruno Alves 636'
Juraj Kucka 590'
Matteo Scozzarella 514'

L'undici tipo (4-3-3):
Sepe; Darmian, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo; Barillà, Hernani (Scozzarella), Kucka; Kulusevski, Inglese (Cornelius), Gervinho.

I moduli utilizzati
4-3-3: 10 volte
4-3-1-2: 2 volte

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