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Dolcetto o scherzetto? Rigoni e l'equivoco tattico con Gasperini

Dolcetto o scherzetto? Rigoni e l'equivoco tattico con GasperiniTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 31 ottobre 2018, 18:152018
di Marco Conterio

Lo squillo di tromba fece drizzare talmente le antenne agli addetti ai lavori che iniziarono subito a sprecarsi titoli per Emiliano Rigoni. Incensato a ragione ma forse con paragoni già pesanti, l'ex giocatore dello Zenit San Pietroburgo è stato acquisto delle ultime ore di mercato per l'Atalanta che fece pure dubitare sui nuovi atteggiamenti tattici studiati da Gian Piero Gasperini. Perché Rigoni, due in Nazionale ma un anno fa, è esterno d'attacco di un tridente mentre il Gasp, a Bergamo, non ha mai modellato la creta a sua disposizione con un simile atteggiamento tattico.

Rigoni segnò due gol all'esordio contro la Roma ma l'Atalanta, che vinse sensa di lui alla prima col Frosinone roboando per 4-0, è tornata a vincere solo dieci giorni fa a Verona sul campo del Chievo. Due successoni da allora, clivensi e Parma, otto reti fatte e una subita, ma Rigoni ha giocato solo due gare per novanta minuti e soprattutto, ancora non è chiaro il suo ruolo.

Ha giocato punta, seconda punta, esterno destro d'attacco, trequartista. 362 minuti e quattro ruoli, un'identità tattica che conferma l'equivoco d'inizio avventura che pareva già caduto, dopo la doppietta nel 3-3 contro la banda giallorossa di Di Francesco. Invece no. Ha talento e qualità, Emiliano da Colonia Caroya. Solo che non sembra l'uomo giusto nella tattica giusta, almeno per adesso.