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Il campionato del Bologna, annata di transizione. Mai in corsa per l'Europa

Il campionato del Bologna, annata di transizione. Mai in corsa per l'EuropaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 3 agosto 2020, 16:15Serie A
di Andrea Losapio

Il campionato 2019-20 si è concluso inaspettatamente nel mese di agosto, dopo la chiusura e i lockdown causati dalla pandemia. TMW propone un'analisi delle 20 squadre di Serie A in un anno spezzato in due e una Serie A arrivata al termine quasi inaspettatamente.

BOLOGNA

IL MERCATO DELL'ANNO SCORSO - È stata una campagna trasferimenti abbastanza onerosa, quella dell'estate 2019. Perché erano stati acquistati Dominguez dal Velez, Medel dal Besiktas, Skov Olsen dal Nordsjaelland, Denswil dal Brugge, Tomiyasu dal Sint-Truden, più i riscatti di Orsolini, Sansone e Soriano. Doveva essere l'annata dell'assestamento, dopo una salvezza risicata e quasi miracolosa visto il rush finale. Qualche problema, soprattutto in difesa, è stato palesato durante tutto l'anno, anche perché in avanti c'è stato il puntello Barrow, forse il miglior acquisto.

GLI OBIETTIVI - Era una stagione di consolidamento, allontanando la zona retrocessione e magari avvicinarsi a quella Europa League. Lo ha fatto finché il Milan non ha inserito le marce alte, probabilmente anche per una questione dovuta alla pausa forzata del campionato. Può essere una discreta annata in considerazione delle reazioni innescate dalla malattia di Mihajlovic, divenuta pubblica solamente la scorsa estate. Saputo può essere contento dell'opera, ma bisognerà capire quale sarà l'idea successiva.

PRIMA DEL COVID - Il Bologna era nel gruppone che poteva arrivare al sesto-settimo posto, l'ultimo valevole per l'Europa League. Due punti di distanza dal Milan, cinque dal Napoli, vicino a Parma e Verona. Non è cambiato granché per le squadre di media classifica, visto che l'andamento è stato più o meno simile per tutte, mentre le big hanno salutato, ingranando la marcia più alta e facendo il vuoto intorno. L'andamento però è stato ondulatorio per chi cerca di raggiungere l'Europa, meno per una tranquilla salvezza.

POST PANDEMIA - Undici punti in undici giornate, un ruolino onesto ma certamente non irreprensibile per chi vorrebbe fare il salto di qualità. Paradossalmente il Bologna è andato più lento, al netto dell'ottima vittoria contro l'Inter che rappresenta probabilmente la svolta del campionato anche per le posizioni altissime di classifica. Per il resto una presenza onesta ma solo una vittoria nelle ultime sei partite con goleade da Milan e Fiorentina.

CONCLUSIONI - Il Bologna deve capire cosa vuol fare. Certo, è stata un'annata di transizione, ma Mihajlovic può (e vuole) sopportarne un'altra? Bisognerà capire questo, perché la sensazione è che sia stata inserita la guida automatica nelle ultime settimane proprio a causa della mancanza di obiettivi e di voglia nella costruzione di un progetto che possa portare il Bologna a un livello superiore. La stagione, fra alti e bassi, è tutto sommato positiva

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