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Il campionato della Lazio, quasi Scudetto prima del Covid. Quarto posto beffardo

Il campionato della Lazio, quasi Scudetto prima del Covid. Quarto posto beffardoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 3 agosto 2020, 18:15Serie A
di Andrea Losapio

Il campionato 2019-20 si è concluso inaspettatamente nel mese di agosto, dopo la chiusura e i lockdown causati dalla pandemia. TMW propone un'analisi delle 20 squadre di Serie A in un anno spezzato in due e una Serie A arrivata al termine quasi inaspettatamente.

LAZIO

IL MERCATO DELL'ANNO SCORSO - Doveva essere un mercato di consolidamento e di governo, lo è stato, con una grande e gustosa eccezione. Perché Manuel Lazzari, arrivato dalla SPAL per dieci milioni di euro, è sembrato il giocatore perfetto per migliorare moltissimo i biancocelesti, bravi poi a confermare praticamente tutti, da Luis Alberto a Ciro Immobile, passando per Correa oppure Acerbi. Semmai il problema è che Vavro, difensore slovacco acquistato dal Copenaghen, non è stato all'altezza della situazione e dei soldi spesi.

GLI OBIETTIVI - La speranza era quella di rientrare in Europa, magari anche dalla porta principale. O almeno era quello che voleva tenere segreto Claudio Lotito, almeno fino a quando non è sbottato, dicendo che avendo speso molto avrebbe voluto arrivare in Champions League. Sembrava una sparata estemporanea, tutt'altro.

PRIMA DEL COVID - Anche perché c'è stato un prima e un dopo, nella cavalcata che aveva portato la Lazio a un punto dalla Juventus. Il primo tempo della sfida contro l'Atalanta, terminato sul 3-0 per i nerazzurri, sembrava avere distrutto le speranze di lottare per l'alta classifica degli uomini di Inzaghi, vincenti sì in Coppa Italia l'anno prima ma incapaci di bissare le buone prestazioni in Europa League. Nella ripresa, con il rigore di Immobile, si era riaperto tutto: il 3-3 finale aveva dato una spinta difficilmente auspicabile, con moltissimi risultati utili consecutivi

POST PANDEMIA - Obiettivamente non è stata più la Lazio del pre, considerando anche la sconfitta contro l'Atalanta e come è maturata. Perché se il 2-0 dei primi dieci minuti sembrava mettere le cose in chiaro, dall'altro lato la sconfitta finale ha reso vulnerabile una squadra fondata sulle proprie convinzioni, come quella di prendere relativamente pochi gol e chiudere le partite quando serviva. Non lo ha fatto, anche per un paio di errori sotto porta di Immobile, e lo Scudetto è volato via.

CONCLUSIONI - Stagione magistrale per Lotito e Tare che si possono leccare i baffi, anche se ci sarà sempre l'amaro in bocca per come sarebbe potuta concludersi senza l'arrivo del Coronavirus. Il ritorno in Champions - Napoli e Roma permettendo - assume una importanza capitale per poter migliorare la rosa anche in questa estate, dove servirà migliorare un organico apparso troppo ridimensionato rispetto alle tre competizioni.

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